Palermo. Modelle indotte a prostituirsi. Condannati i titolari dell’agenzia

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sullo scandalo delle giovani Modelle indotte a prostituirsi.

Dal sogno delle passerelle di moda all’incubo delle violenze. Dai party per conoscere «la gente giusta» alla prostituzione. Il lato B, con tanto buio e poche luci della ribalta di quel successo promesso da due manager dello spettacolo ora condannati dal gup Rosario Di Gioia: 11 anni per Francesco Pampa, ex titolare di una agenzia che reclutava modelle giovanissime e 4 ne dovrà invece scontare l’ex socio Massimiliano Vicari, che aveva in gran parte ammesso i fattacci. Due anni per il collaboratore Filippo Giardi.

La procura ne aveva chiesti oltre 17 anni per l’ex manager, 6 anni e 2 mesi per Vicari, mentre per Giardi, originario di Monreale, che avrebbe pure avuto rapporti con una minorenne, erano stati stati chiesti 2 anni 8 mesi. I tre sono accusati a vario titolo di violenza sessuale e favoreggiamento della prostituzione. Il dispositivo della sentenza sarà consegnato agli avvocati delle parti solo oggi, ma l’impianto accusatorio sembra aver retto in tutta la drammaticità davanti a interrogatori e riscontri.

L’indagine della squadra mobile era stata coordinata da pm Sergio Mistritta, del pool all’epoca guidato dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi. Alcune delle vittime si sono costituite parte civile e riceve[1] ranno provvisionali immediatamente esecutive. I due titolari della Vanity Models Management erano stati arrestati, con l’accusa di avere sfruttato, facendole prostituire, le aspiranti modelle, molte delle quali minorenni. La denuncia era partita dalla madre di una delle ragazzine, che dall’età di 15 anni si sarebbe venduta per denaro, con somme variabili tra 50 e 150 euro.