Palermo. Mille, il numero della vergogna ai Rotoli le salme insepolte e il silenzio di Orlando
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla situazione dei Rotoli a Palermo.
Hanno superato quota mille per colpa di una manciata di sacchi biodegradabili che gli uffici comunali non avevano ancora ordinato. Alle 970 bare in attesa di sepoltura al cimitero dei Rotoli perché non c’è più posto, se ne sono aggiunte altre 40 che un posto ce l’hanno, ma bisogna prima fare spazio nelle tombe di famiglia riponendo tutto ciò che rimane delle salme mineralizzate negli appositi sacchi. Una cinquantina nei giorni scorsi è arrivata grazie a una donazione, ma è finita nel giro di poche ore, soltanto dopo il Comune ha fatto scattare l’ordine che, però, deve ancora arrivare.
Così, il numero dello scandalo è stato toccato, anzi, varcato, abbattuto. Nel silenzio tombale – è il caso di dire – del sindaco Leoluca Orlando che alla notizia non ha sentito il dovere di replicare. Le salme adesso sono ovunque. Anche a terra. I 14 depositi, infatti, sono saturi: quattro sono abbastanza capienti, gli altri dieci sono stanzette con dei ponteggi. Tutto pieno. Per ogni salma mineralizzata da spostare per fare posto a un’altra servono almeno tre sacchi. Uno per lo zinco, uno per il legno e un altro per gli abiti. Per le 40 salme in attesa di essere ospitate nella sepoltura di famiglia, dunque, ne servono 120. Non ci sono. «E quando arriveranno basteranno a coprire l’arretrato, ma ogni giorno arrivano altre salme. Nell’attesa siamo fermi e la lista si allunga. Non possiamo fare altro», dice Nicola Presti, responsabile delle squadre della Reset al cimitero dei Rotoli.