Palermo, mercato ai titoli di coda: la speranza è che Corini venga accontentato in tutto per tutto

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul calciomercato Palermo e in generale sulla finestra estiva che giunge al termine attraverso un pezzo a firma di Luigi Butera.

Ancora quattro giorni, poi i titoli di coda, finalmente, viene da dire.

Perché di questo mercato estivo «extralarge» non se ne può più. Gli allenatori e gli stessi direttori sportivi sostengono che dura troppo e che è un non senso lasciarlo aperto quando i campionati sono già iniziati, eppure non si fa niente per cercare una soluzione. E a risentirne probabilmente sono i risultati delle prime giornate, vista che alcune squadre sono come un grand hotel. La Serie B, ovviamente, non è diversa dagli altri campionati con una postilla: quest’anno c’è stato anche il ricorso alle carte bollate a causa delle situazioni di Reggina e Lecco che conosceranno il loro destino domani (o tutt’al più il giorno dopo) dopo la pronuncia del Consiglio di Stato. Dunque, del campionato che è appena iniziato si può dire poco. In troppe sono incomplete e in più il calendario è un guazzabuglio con squadre che sono state costrette a restare a guardare in queste prime due giornate.

Una è stata proprio il Palermo, che ha saltato l’ultimo turno perché avrebbe dovuto giocare con la famosa «X» e che tornerà in campo domani nell’infrasettimanale in casa della Reggiana. E quella rosanero è anche una delle tante squadre (ma forse lo sono tutte…) che è ancora alle prese con questo mercato infinito, che è iniziato già all’indomani delle nefasta partita con il Brescia del 19 maggio scorso. Se si considera Henderson (l’annuncio per lo scozzese è atteso per stamattina), sono otto i giocatori presi e prestissimo potrebbero diventare nove (Di Francesco se il Lecce non cambia idea alla fine) e dieci (Jagiello?), Numeri grossi, a cui vanno aggiunti quelli in uscita, con giocatori che non rientravano nei piani da piazzare e altri che dovevano uscire anche per liberare slot. Senza dimenticare le operazioni che magari erano ad un passo dal concretizzarsi (il cileno Valencia) e che sono saltate sul più bello.

O le trattative telenovela (Lund) per convincere la squadra avversaria (Hacken).  Insomma, un’estate senza tregua che inevitabilmente ha portato qualche scompenso in questo avvio di stagione, perché Corini avrebbe voluto tutte le pedine richieste già prima dell’inizio del campionato. Per fortuna il mercato sta finendo, e la speranza è che il tecnico venga accontentato in tutto per tutto. Poi, la palla passerà al campo, che sarà l’unico giudice di questo Palermo. Con l’augurio che non serva l’altra (insopportabile} finestra invernale di mercato.