L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle parole di Mateju rilasciate ieri.
Vincere in Serie B non e facile. Quest’anno, poi, sarà dura per tutti. Perché c’è chi, in questo campionato, ha vinto. Lo ha fatto arrivando in una squadra rivoluzionata in gran parte degli uomini e con un allenatore entrato a stagione in torso. Quell’allenatore era Corini e quel vincitore a Ales Mateju, che oggi a Palermo rivede molto di quel che ha vissuto a Brescia nel 2019. Un avvicendamento in panchina, il bisogno di costruire un gruppo quasi da zero e la capacità di un tecnico subentrante nel mettere a posto tutti i pezzi, per scalare pian piano la classifica:
«Sembra quello che è successo a Brescia tre anni fa – ammette il difensore – le prime partite quando sono arrivato erano così. Poi abbiamo vinto col Palermo e da lì è cambiato tutto» I rosa nel destino, perché quel crocevia al Rigamonti diede la spinta ai lombardi, nel pieno di una striscia di imbattibilità allungata a nove partite di file: «Penso che posse cambiare tutto anche ore, con la vittoria col Genoa. Dobbiamo pensare al Frosinone con fiducia grazie alla vittoria in campo».
Ecco, Frosinone. Trasferta durissima, perché di fronte ci sarà la ex capolista costretta a cedere il passo. Una squadra con qualità, ma anche con parecchia rabbia, dopo l’ultima sconfitta. Ma per chi vive a Palermo, in questi giorni, l’aria che si respira alla vigilia di questo match non è quella delle solite partite. Se nè accorto persino Mateju, che in Sicilia è arrivato da poco e delle rivalità calcistiche potrebbe benissimo non saperne nulla. Invece… «so che questa partita a importantissima per i tifosi – prosegue il terzino – so cosa è successo. ma dobbiamo lasciare tutto in campo come al solito».