Palermo “matato” dal Toro: il giocattolo rosanero perde ancora pezzi, a regnare è il caos

San Valentino amaro per tutti gli innamorati di fede rosanero. Dimenticatevi il roboante successo conquistato dal Palermo esattamente un anno fa per 3-1 sul Napoli al “Renzo Barbera”. Dimenticatevi i 34 punti che troneggiavano nella casella del club di viale del Fante dopo 25 giornate dello scorso campionato. Dimenticatevi la salvezza raggiunta con diverse giornate d’anticipo: tutto questo è ormai solamente un lontano ricordo. La storia oggi dice infatti che i palermitani contano 26 lunghezze, ben 42 gol incassati come non accadeva in serie A dal lontano 1963 e solo 4 punti di vantaggio sulla zona retrocessione.

Insomma, un autentico disastro culminato con la disfatta subita questo pomeriggio per mano del Torino, nonché ennesimo k.o. stagionale tra quelle che un tempo erano le mura di un vero e proprio fortino. Ai rosanero non sono bastati Vazquez o il gol del solito Gilardino arrivato al 2′; gli uomini di Bosi sono anzi riusciti a farsi “matare” da un Toro che nelle ultime quattro giornate aveva rimediato soltanto due pareggi e altrettante sconfitte e arrivava alle falde di Monte Pellegrino in piena crisi. Il Palermo che fa resuscitare i morti sembra un déjà vu eppure non lo è. Anche se in questo caso l’autorete di Gonzalez rende difficile credere che non si tratti di un film già visto, esattamente un girone fa.

Già, perché anche all’andata il “Pipo” aveva regalato ai torinesi la rete del raddoppio trafiggendo il proprio capitano. A dir la verità non è stato solo il costaricano a demeritare contro i granata. Tutti, o quasi, non hanno fatto abbastanza in un match delicatissimo per la corsa alla salvezza. La difesa in primis ha fatto acqua da tutte le parti concedendo agli uomini di Ventura almeno nove chiare occasioni da gol, oltre ad un rigore che ormai sta diventando quasi un cliché (il terzo nelle ultime quattro partite). Gli infortuni che hanno costretto Goldaniga e Sorrentino ad uscire anzitempo non devono e non possono essere un’attenuante, considerato il prezioso salvataggio dello sloveno su colpo di testa di Moretti e soprattutto il più che positivo esordio di Alastra tra i pali.

L’inaspettato debutto nella massima serie del giovane portiere rosanero è stata l’unica nota positiva della nefasta giornata del Palermo. L’estremo difensore arrivato nel capoluogo siciliano dal Trapani ha compiuto quattro interventi decisivi degni del miglior Sorrentino e nulla ha potuto sul gran gol di Immobile valso l’1-3 finale. Segnali incoraggianti per i tifosi (il numero 70 rischia infatti di dovere restare lontano dal terreno di gioco per due mesi, CLICCA QUI per i dettagli), segnali incoraggianti anche per chiunque guiderà i rosanero da qui alla fine (?) della stagione. Sì, perché la pesante sconfitta di oggi sembra preannunciare un nuovo ribaltone sulla panchina, con Beppe Iachini in pole…