L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che riceve la visita di Marwood a Boccadifalco.
Preoccupati no, attenti si. È dura prendersi cura di 12 club, specie se uno di questi richiede più attenzioni degli altri. Il Palermo, oggi, è in una situazione critica e a Manchester lo sanno, per quanto il City Football Group debba tenere d’occhio anche le altre «sorelle» in difficolta. Il Girona è in zona retrocessione nella Liga, il Lommel è reduce da tre sconfitte di fila nella seconda divisione belga e i rosanero non se la passano certo meglio, con un penultimo posto in Serie B che sta alimentando il fuoco del malumore. Anche stavolta, però, il segnale è arrivato. Brian Marwood ha preso l’aereo per la Sicilia e ha seguito da vicino il lavoro di Corini, come già fatto al suo primo giorno di lavoro con questa squadra e come fatto due settimane fa dall’altro dirigente dei «citizens», Gigliani, dopo la batosta subita a Terni. Non c’è da metabolizzare una sconfitta, ma è quasi come se lo fosse, dopo i due pareggi casalinghi con Pisa e Cittadella.
Marwood ha prima fatto tappa a Torretta, per vedere da vicino lo stato del cantiere nell’area dove sorgerà il nuovo centro sportivo. Poi, insieme a Rinaudo e Zavagno, si è recato a Boccadifalco per la sessione di allenamento pomeridiana dei rosa. Li ha avuto un incontro cordiale con Corini e con tutto lo staff tecnico, ancora una volta a testimoniare il sostegno accordato dalla proprietà al tecnico. La sua posizione non è in bilico, dopo i risultati negativi delle ultime settimane. Input in tal senso non ne sono arrivati ne da Manchester, ne da viale del Fante. La scelta fatta in estate è stata chiara e non c’è la volontà di sconfessarla dopo dieci giornate di campionato, per di più in una stagione che non vede il Palermo obbligato a vincere. L’attenzione, però, resta alta. Perché sarà pur vero che l’obiettivo di quest’anno è consolidarsi in Serie B, ma per la prima volta in stagione i rosa si trovano nella zona che costerebbe la retrocessione in Serie C.