Palermo, Lund: «Sarebbe bello rivivere la magia dei playoff. Il centro sportivo di Torretta è incredibile»

Kristoffer Lund ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Forbes. Il terzino del Palermo si è soffermato sulle emozioni vissute l’anno scorso durante i playoff e di quanto sia importante raggiungerli anche quest’anno:

«Significherebbe tanto per me. L’anno scorso sono stato fortunato, direi, a vivere l’atmosfera dei playoff qui a Palermo, che è stata assolutamente folle. Quindi rivivere quell’esperienza, superando qualche turno di playoff come l’anno scorso, sarebbe quasi magico. Figuriamoci se dovessimo raggiungere la promozione. L’atmosfera qui è incredibile. So quanto significhi per noi, che ci lavoriamo ogni giorno, ma anche quanto significhi per tutti gli altri qui in Sicilia».

Il giocatore rosanero ha anche parlato delle strutture del City Group, come il nuovo centro sportivo di Torretta:

«È molto bello. Abbiamo belle strutture, una bella palestra e abbiamo grandi campi aperti. Quando sono arrivato per la prima volta, era ancora in costruzione. Quindi, passare da quello che abbiamo ora, rispetto a quello a cui sono arrivato, è incredibile».

Spazio, infine, alla scelta di aver scelto la maglia della Nazionale statunitense a discapito di quella danese:

«Poter giocare per gli Stati Uniti, l’ho vista come un’opportunità. Vedo il futuro di questa squadra molto buono e, allo stesso tempo, l’evoluzione. Inoltre la crescita del calcio, o soccer, come diciamo negli Stati Uniti, sta crescendo immensamente. Adesso il mio obiettivo è di partecipare al Mondiale 2026, non mi vergogno a dirlo. Lavoro sodo ogni singolo giorno per mostrare il mio meglio qui, che poi sarà in grado, si spera, di trasferire nella possibilità di giocare per la squadra nazionale. Uno dei miei più cari amici è Yunus Musah, che gioca nel Milan. È anche un po’ sorprendete sapere che giocatori come loro, giocatori a quel livello, possono riflettere con te, parlare con te di questo e chiederti davvero come stia andando a me».

 

Lund: «In tutto il mondo tutti sanno cos’è il Palermo»