Palermo-Lommel SK, Granell: «Seguo i rosanero, spero vadano in A. Al Barbera atmosfera ottima»
Sabato pomeriggio, al “Renzo Barbera” andrà in scena Palermo-Lommel SK, club della famiglia del City Football Group. Ai microfoni di gianlucadimarzio.com si è espresso Álex Granell – centrocampista spagnolo del Lommel SK – anche per parlare dell’amichevole in programma.
Di seguito le sue parole:
«Seguo il club da quando sono entrati a far parte del City Group. Sto seguendo la loro stagione, sarebbe davvero bello se riuscissero a salire in Serie A. Per noi giocare qui è una grande opportunità: ho sentito dire che al Barbera l’atmosfera è ottima, speriamo possa essere un giorno memorabile per tutti. Tutta la città ci segue con passione abbiamo trentamila tifosi. Lo stadio è sempre pieno e noi cerchiamo di non deluderli. Quando sono tornato in Europa dopo l’esperienza in America, il mio obiettivo era quello di venire qui. C’è un progetto ambizioso. Penso che se fossi ancora un diciassettenne, il mio sogno sarebbe quello di far parte di un club come questo. Non c’è un posto migliore per crescere come giocatore e come persona. Qui si prendono tutti cura di te. Io sono arrivato qui che ne avevo 34, quindi un po’ tardi (ride ndr.) ma sono contento. Non so quando ma sono certo che accadrà: il Lommel raggiungerà la massima serie. Dovesse accadere quest’anno sarebbe un sogno. Ho un grande rapporto con tutti, sono grandi amici. Sono orgoglioso del cammino che stanno facendo in Liga. Ho passato sette anni nella squadra del paese in cui sono nato, cosa potrei chiedere di meglio?. Sono stato colpito dal calore della gente, mi sono adattato nel migliore dei modi. Io e la mia famiglia abbiamo imparato ad essere felici e grati per le cose che la vita ci pone di fronte a noi. Giocare per il Bolivar è stato come essere al Real Madrid, o all’Inter o alla Juventus: sei la favorita ogni anno e devi giocare sempre per vincere. Provo a essere un esempio per loro. Quello che consiglio loro è di pensare step by step, passo dopo passo. Pensa a fare bene qui, poi il prossimo anno si vedrà. La cosa peggiore? Non posso più correre come loro, vanno troppo veloci (ride ndr)».