Palermo, livelli di caldo insostenibili: cantieri e uffici costretti allo stop

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui livelli di caldo elevati a Palermo.

Il caldo ferma la Sicilia. Il sole come una clava arroventata s’abbatte su uffici pubblici e aziende private, sui cantieri all’aperto e sulle attività in movimento. La colonnina di mercurio ha sforato ovunque la soglia di sopportazione.

Impossibile lavorare con 45 gradi sulla testa, impossibile sbrigare pratiche da scrivania quando nemmeno ce la fa più l’impianto di condizionamento. E così, da Palermo a Siracusa, da Catania ad Agrigento, fioccano i provvedimenti che tendono ad alleviare per i lavoratori queste giornate infami.

Nel capoluogo siciliano ieri le ambulanze si sono viste al polo tecnico di via Ausonia dove hanno sede gli uffici dei Lavori pubblici e dell’Edilizie privata: due impiegati sono stati soccorsi. Siccome in quel posto, un palazzo di vetro con effetto serra, non funziona l’impianto di condizionamento dell’aria, bloccato da ripetute criticità mai risolte, i disagi per gli impiegati sono inevitabili.

Cosa di cui il dirigente. Sergio Maneri, è consapevole. Tanto è vero che è stato predisposto per tempo un piano per fronteggiare le bolle di calore: uscita anticipata alle 11 e proseguimento del lavoro in smart working per i 600 Impiegati. «Abbiamo per tutta la settimana – spiega – ulteriormente anticipato l’uscita alle 10 per evitare problemi ai colleghi».