Palermo: l’intervallo è come vitamina
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui gol del Palermo arrivati quasi sempre nella ripresa.
Al rientro in campo, scatenate l’inferno. Potrebbe sintetizzarsi così, la stagione del Palermo, capace di ottenere dieci punti in più nei secondi tempi rispetto a quanto fatto nelle prime metà di gara in tutto il campionato. Che l’impatto dei rosanero dopo l’intervallo sia diverso, d’altronde, lo testimoniano anche i gol segnati: 38, dalla ripresa in poi. Va da sé che nessuno, in tutto il Girone C, ha realizzato più reti nei secondi tempi. Una prova di forza che si traduce in rimonte insperate, come quella di Potenza, oppure in vittorie maturate in extremis, come quella al «Barbera» contro il Monopoli in uno scontro diretto che al termine del girone d’andata sembrò essere un crocevia per restare alle spalledel Bari. Poi è andata come sappiamo tutti, ma il terzo posto in classifica (il miglior terzo posto tra tutte le partecipanti al play-off) è passato proprio da quanto fatto nei secondi tempi.
Nemmeno lo straripante Foggia di Zeman (che ha segnato un gol in più dei rosa nei primi tempi) tiene lo stesso passo. I «satanelli», dal 46’ in poi, hanno realizzato 35 reti e sono gli unici, nel Girone C, a superare la soglia dei trenta gol nella ripresa, insieme ovviamente alla squadra di Baldini. Da quando è arrivato il tecnico toscano, poi, lo score è aumentato: 23 dei 38 gol giunti nel secondo tempo sono stati segnati nel girone di ritorno, dunque con l’allenatore nativo di Massa alla guida dei rosanero. Tra alti e bassi, perché il suo Palermo ha confezionato vittorie costruite interamente al rientro in campo (contro Monterosi e Vibonese), ma ha anche assistito a veri e propri naufragi, come quello di Foggia o la rimonta in casa nel derby col Messina. Nel bene o nel male, le partite dei rosa nel 2022 sono girate attorno alle prestazioni nei secondi 45 minuti, quelli in cui nessuno ha comunque trovato la via del gol più di Brunori e compagni.
Parte del merito, indubbiamente, va alla panchina, che per forza di cose non può non incidere nella ripresa. E nel caso del Palermo, il peso di chi entra a gara in corso è tutto nelle 10 reti realizzate da Soleri, sempre e comunque da subentrante. Il bomber di scorta, da solo, ha segnato più di tutte le panchine del Girone C, ad eccezione di quella del Campobasso che di gol ne ha fatti 11. L’intera panchina, però. Non un solo giocatore, che ha messo in calce la propria firma sul pari di Vibo col Messina e sulla rimonta di Potenza, ma anche su altre vittorie maturate nella ripresa come quella con la Vibonese in Calabria. Decisivo, in questi casi. Negli altri, si è limitato a mettere il sigillo a risultato acquisito o quasi, ma sempre prendendo posto in campo a partire in corso.