Palermo, l’intervallo è come “vitamina”: i secondi tempi sono un affare

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui secondi tempi del Palermo che sono sempre più prolifici in termini di gol e di punti.

I gol nei minuti finali stanno diventando un fattore determinante per il Palermo. Una statistica che fa comprendere come la squadra di Corini lotti fino all’ultimo andando in tutti i modi alla ricerca continua della vittoria. Nelle ultime tre gare, in due occasioni. i rosanero sono riusciti a fare bottino pieno in extremis, al fotofinish o, meglio dire, in zona Cesarini, conquistando sei punti. È quello che è accaduto contro Ascoli e Sudtirol, due match complicati che si sono risolti uno, il primo nel recupero, e il secondo quando mancava un solo minuto allo scoccare del 90°. Diverse volte, soprattutto nello scorso campionato più che in questo avvio di stagione. Corini aveva sottolineato questo aspetto parlando di «gare sporche» che il Palermo non riusciva a indirizzare a propria favore, terminandole – per lo più – in pareggi. Adesso l’inversione di tendenza, sintomo dell’aumento del tasso di qualità ma anche della personalità della squadra che nei contesti complicati riesce a dare una sterzata ai match.

Addirittura, considerando i secondi tempi il Palermo è la squadra che ha realizzato più veti di tutte nel campionato di Serie B, con 9 centri come Parma e Sudtirol, col Venezia a quota 8. Due – invece – le reti incassate nci secondi 45 minuti (come il Cittadella, meglio solo il Brescia con 0): il momentaneo, poi ininfluente, pareggio della Reggiana con Lanini e l’eurogol di Canotto al Barbera contro il Cosenza, costato l’unico ko della squadra di Corini in questo campionato. Per il resto un lungo elenco di gol realizzati: due proprio con i granata con Segre e Soleri a fissare il punteggio sul 3-1. Stulac e Di Francesco nel 3-0 interno con la Feralpisalo, Mancuso nella vittoriosa trasferta di Ascoli per l’1-0, la doppietta (tripletta considerando il gol del primo tempo) di Brunori sul campo del Venezia (3-1) e infine i due mattatori del match di domenica scorsa con il Sudtirol, che hanno consentito al Palermo di piegare in rimonta gli altoatesini per 2-1, Ceccaroni e Aurelio.

Il primo si è ritrovato nella zona del discheeto insaccando in rete, nonostante la deviazione di Odogwu, il pallone messo al centro da Mancuso, il secondo con un preciso e forte colpo di resta ravvicinato non ha lasciato scampo a Poluzzi, facendo esplodere tutti i tifosi presenti in un Barbera che come sempre stava cercando di sostenere e accompagnare la squadra verso il successo. Tutti gol, a parte quelli con la Feralpisalò, che sono stati decisivi e che hanno portato punti pesanti per la classifica. Numeri alla mano, quindi, i Palermo dimostra di avere un rendimento e – di conseguenza una marcia – da alta classifica, come da obiettivo fissato dal club, per provare a restare nelle zone alte della graduatoria fino alla fine del campionato, ambendo alla promozione in Serie A.