PALERMO: LETTERA APERTA DI ZAMPARINI
Attraverso il proprio sito ufficiale il Palermo ha pubblicato una lettera aperta di Maurizio Zamparini. Ecco quanto si legge:
“Leggo avvilito quanto riportato dal giornale “La Repubblica” di oggi e dai giornali di Palermo di ieri.
Zamparini non ha mai tolto un euro dal Palermo, ma solo messo nel Palermo capitali suoi.
Ha certamente protetto la Società non dal Fisco, con il quale il Palermo è stato ed è in regola, ma dai procuratori di Dybala e Pastore che hanno tolto al Palermo più di 30 milioni di euro di liquidità.
Invito i giornalisti ad andare in sede e visionare con il Presidente e la amministrativa della Società Daniela De Angeli i conti reali della Società e la non fondatezza di quanto riportato sui quotidiani secondo cui i PM avrebbero detto che ho svuotato la Società.
I PM NON LO HANNO MAI DETTO, ma hanno messo in discussione una operazione sul marchio che i miei professionisti mi avevano consigliato.
Su questa operazione, non criminale come scrivono ma di diritto amministrativo, sono intervenuto immettendo nella Società sino ad oggi 17.200.000€, avendo ritenuto di intervenire su indicazioni del Presidente Giovanni Giammarva e su quelle della Procura per mettere il Palermo in sicurezza di fronte a ogni rilievo.
Stiamo lavorando con il DS Foschi che avrà la guida del Settore Tecnico per una squadra forte per lottare per la promozione in serie A.
Quello che conta oggi è che il Palermo, che è la squadra della città e dei suoi tifosi, non venga distrutto e risalga in serie A dove già dovrebbe stare se non ci avessero penalizzati nelle gare con episodi che tutti hanno potuto vedere.
Gradirei un confronto diretto con la Procura, che rispetto nel proprio lavoro e nelle loro persone, per permettere che il Palermo ritorni a lavorare serenamente con la gestione del Presidente Giammarva, che tale confronto costante vorrà iniziare.
Invito i media a un’informazione supportata sui dati reali documentati del Palermo Calcio e sulla vera realtà del rapporto finanziario sui dati Zamparini/Palermo: soldi immessi per circa 80 milioni di euro e mai distolti, ma gestiti nell’interesse della Società.
La mia situazione personale è quella di un imprenditore che per la crisi generale e per la liquidità immessa nel Palermo sta, con molte difficoltà provocate alla sua immagine da questa vicenda, ma con proprietà e progetti di investimento molto importanti in partenza con investitori esteri, risolvendo i problemi del suo gruppo riportando i debiti a zero.
Mi addolora l’atteggiamento del signor Baiguera, al servizio del Palermo e del mio gruppo per 4 anni con emolumenti di 500.000 € anno, che tira fango con dichiarazioni assurde nei confronti di una famiglia che lo aveva accolto in casa e con la quale sembrava condividere gli ideali e i valori per una società migliore.
Mi addolora vedere che malgrado le mie denunce ed i documenti che la GDF ha sequestrato e tiene in sue mani che evidenziano la totale falsità della offerta e relativi supporti finanziari di Baccaglini, si continui a scrivere di una giusta offerta sfumata per mie colpe: Baccaglini e i suoi professionisti hanno sempre conosciuto la realtà dei bilanci del Palermo, compresa la operazione sul marchio, e non avendo i supporti finanziari dichiarati nei documenti in mano alla GDF, aspettava evidentemente il fallimento del Palermo per poi immettersi fraudolentemente.
Un saluto con il cuore a tutta Palermo, ai tifosi che mi scrivono con affetto e a quelli che mi contestano: il mio cuore e sempre vicino a tutti loro.
Un saluto rispettoso alla Procura, con la quale spero in un futuro vicino di chiarire la mia posizione di persona corretta e onesta che potrebbe, e lo sanciranno gli organi preposti, aver trasgredito qualche regola consigliato erroneamente.
Un saluto anche alla stampa, mettendomi sempre a disposizione non per polemiche ma per chiarimenti documentati, augurandomi di averla vicino al Palermo per il contributo che deve dare alla risalita.
Termino indicando che sto lavorando per una futura proprietà del Palermo, che spero entri a brevissimo al mio posto.
Un caro saluto
Maurizio Zamparini