“Si prova a ragionare anche di calcio in una Palermo disfatta da mesi di polemiche e che non sa più neppure che futuro aspettarsi. Comunque sia, domenica ci sarà il debutto stagionale della squadra, in Coppa Italia contro la Virtus Francavilla, avversario inedito nella storia rosa e da non confondersi col Francavilla affrontato in C a fine anni ’80. Le incognite sono tante, e non derivano solo da fattori tecnici, ma si possono intravedere le prime certezze su cui Tedino dovrebbe poter contare.
TRIDENTE OFFENSIVO. Coronado, Trajkovski, Nestorovski. Il trio davanti appare in grado di assicurare pericolosità e finalizzazione nei sedici metri per il modo di muoversi assieme. Il tecnico che viene dal Pordenone predica una manovra che deve esaltarsi per velocità, guizzi e movimenti continui. E fra i due macedoni e il brasiliano ex Trapani l’intesa c’è. Coronado salta l’uomo con facilità, cerca i compagni, non ha paura, partecipa alla fase difensiva. All’occorrenza arretra, viene a cercare palla in difesa, diventa punto di riferimento per un centrocampo che non ha un regista puro. I mezzi di Trajkovski non sono mai stati messi in discussione; caso mai lo è stata la sua capacità di metterli al servizio della squadra. L’anno scorso la sua stagione è stata anche condizionata da un lungo infortunio in estate, ora Aleksandar ha un’occasione di riscatto che non può sprecare. Gli giova la vicinanza con l’amico e connazionale Nestorovski, col quale si trova a meraviglia in campo e fuori.
ANCORA LEADER. Nesto capitano ha ricominciato la stagione come l’aveva finita, da leader anche negli allenamenti. Tedino lo ha elogiato perché è più che un bomber, ed ha la capacità di smarcare i compagni, la sua concretezza sotto porta (11 gol nel passato campionato) è una delle pochissime certezze da cui riparte il Palermo. Vietato metterlo in discussione nei perversi giochetti del mercato che finisce il 31 agosto. Fare partire anche lui sarebbe imperdonabile, sostituirlo non così semplice, soprattutto per il carisma e la fiducia che oggi Ilija si è conquistato. Una squadra nuova si costruisce col tempo e già di ostacoli sulla strada il Palermo ne ha troppi. Ma almeno la base di partenza in attacco offre discrete garanzie in B. Senza dimenticare il gioiello Lo Faso e la potenza di La Gumina, finalmente vero alter ego di Nestorovski. Tedino vuole rapidità di scambi, uomini bravi nell’uno contro uno e spietati sotto porta. La B non ti aspetta né puoi affrontarla sentendoti più forte per diritto divino”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.