L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’esperienza un B di molti specialisti in rosanero.
Si dice che quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. In questo caso, meglio chiamarli «specialisti». E il Palermo, questa stagione, ne ha davvero tanti, quasi una formazione intera. Nella fattispecie sono quegli elementi che hanno vinto campionati di Serie B, quegli stessi che sanno come gestire i tanti momenti che fanno parte di un’intera stagione, piena di alti e bassi soprattutto in una competizione lunga e complicata come quella cadetta.
La passata stagione, infatti, tra i problemi emersi all’interno dell’organico rosanero c’era quello di un gruppo di ragazzi forte e volenteroso ma con poca esperienza. Calciatori di qualità che non avevano vinto campionati durante la loro carriera e quindi non avevano nel loro bagaglio una mentalità tale da saper gestire alcuni momenti caldi della stagione. È chiaro che il pensiero va dritto nella parte finale della scorsa annata, quella culminata con il pareggio interno contro il Brescia e il conseguente mancato approdo ai play-off per la Serie A. Un colpo al cuore per tutti i tifosi rosanero, che avevano pregustato una post season in cui giocarsi le carte per tornare nella massima serie dopo 10 anni. Magari, con gente più «esperta» in campo, quel 2-0 a fine primo tempo si sarebbe concretizzato anche dopo i secondi 45 minuti.
Ed è per questo motivo che la campagna acquisti del Palermo, nell’estate scorsa, si è concentrata soprattutto nell’ingaggio di elementi che avessero nel loro pedigree anche dei titoli ottenuti con le loro rispettive squadre, tanto da affiancare quella ridotta colonia di gente che aveva già avuto modo di festeggiare successi sportivi. Uno su tutti Lucioni. Baluardo difensivo del nuovo Palermo, il numero 5 rosanero ha vinto due campionati consecutivi di Serie B: nella stagione 2021/22 con il Lecce e lo scorso anno con il Frosinone. E, a proposito di proverbi, la speranza della società rosa è che per lo «zio» possa sposarsi la frase del non c’è due senza tre. Anche Pigliacelli è uno di quelli che sa come si vince e anche lui per più volte. In pochi ricorderanno la vittoria del campionato cadetto nel 2012/13 con la maglia del Sassuolo, poi seguita da quella con il Frosinone nel 2015.
Successo anche per Henderson, che con il Verona ha raggiunto la massima serie nel 2019 attraverso il lungo e complesso cammino dei play-off. Compito riuscito anche al picciotto Di Mariano, che con il Venezia ha completato l’impresa nel 2021, per poi ripetersi l’anno successivo nel Lecce di Lucioni. Con il centrale rosa, successo del campionato di Serie B anche per il napoletano Insigne, capace di essere incisivo e determinante per la cavalcata dei ciociari nella passata stagione. Per Insigne quella scorsa non rappresentava una novità, visto che anche nella stagione 2019/20 il numero 11 rosanero era riuscito a ottenere la promozione in A con la maglia del Benevento.