Palermo, le mezze misure sono fuori moda: addio al segno X

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e la presenza di un solo pareggio in questo avvio di campionato.

Fino a qualche mese fa era un appuntamento (fin troppo) ricorrente, adesso una mentalità che induce a non accontentarsi e un tasso tecnico che permette di spingere fino all’ultimo lo hanno riposto nel cassetto dei ricordi: il pareggio è il grande assente della stagione del Palermo, che dopo aver diviso la posta in palio con il Bari alla prima giornata non ha più conosciuto mezze misure, vincendo sei volte su sette.

Nel 2022/23 il segno «X» era uscito 16 volte per i rosa, quantità decisiva per il mancato accesso ai play-off: in Serie B solo il Como (13°) aveva fatto peggio con 17, mentre Sudtirol (6° e qualificato alla fase finale grazie alle ottosconfitte contro undici di Brunori e compagni) e Cittadella (15°) avevano raggiunto lo stesso numero del Palermo. Il pareggio del San Nicola il 18 agosto, sul quale hanno comunque inciso il rigore fallito da Di Mariano e il gol annullato a Brunori allo scadere, poteva essere il preludio a un campionato sulla falsa riga del precedente, ma già dal match con la Reggiana i ro- sa hanno cominciato a legittimare i risultati.

Ciò che più colpisce è la determinazione con cui i giocatori cercano di rompere l’equilibrio anche quando manca poco al fischio finale: contro Ascoli e Sudrirol è andata bene, con i gol di Mancuso e Aurelio a far esplodere il popolo rosanero, contro il Cosenza è andata male ma la rete di Canotto è arrivata nel momento di massima spinta del Palermo, costantemente nella metà campo avversaria a caccia di un guizzo. Con la Serie A dichiarata obiettivo prioritario, il lavoro di tecnico e giocatori è stato improntato al raggiungimento fin da subito della miglior classifica possibile: ogni punto è pesante, specialmente con avversarie che non mollano un centimetro (Catanzaro e Venezia), e la qualità aggiunta dal mercaro permette tanto ai titolari quanto alle riserve di esprimersi al meglio e accendersi anche nelle fasi finali di partita.