Con tre gol nelle ultime quattro partite e un impatto finalmente decisivo, Jeremy Le Douaron si è preso la scena nel momento in cui il Palermo ne aveva più bisogno. L’attaccante francese, intervistato da Fabrizio Vitale per la Gazzetta dello Sport, racconta le sue sensazioni, le sfide da affrontare e la voglia di non fermarsi davanti a nulla.
Ecco le parole dell’attaccante:
Due li ha fatti in coppia con Brunori. Non crede che sia stato un peccato aver rinunciato a lui per diversi mesi?
«Matteo è il nostro capitano, è un giocatore importante per il Palermo e qui ha fatto cose fantastiche. Tra di noi c’è molta sintonia, così come con Henry, abbiamo caratteristiche diverse che si completano molto bene. L’apporto di Matteo sarà fondamentale fino alla fine della stagione, così come lo sarà quello di tutto il gruppo per raggiungere i nostri obiettivi. L’allenatore, poi, ha il compito di scegliere e io nelle mia carriera non ho mai giudicato le scelte di un tecnico».
Ha impiegato 18 giornate per sbloccarsi. Quali sono state la maggior difficoltà?
«E’ la prima esperienza lontano dalla Francia, per me è tutto nuovo, ho dovuto adattarmi in fretta: dalla la lingua che non conoscevo a un calcio diverso da quello francese, con meno spazi e molto più tattico».