L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta alcune anticipazioni sui concerti in programma questa estate a Palermo, con il rilancio dell’ippodromo per i grandi eventi.
Mentre l’Isola registra l’impennata dei contagi per il Covid, Palermo si prepara ad ospitare l’evento musicale dell’anno. Mancano solo le firme, ma tutto sembra pronto per i Maneskin. Stando alle ultime indiscrezioni, la rock band dei record che ha fatto impazzire l’America si esibirà quest’estate all’Ippodromo della Favorita. C’è la data, 11 luglio, ora si aspetta solo l’ufficialità. Giovedì dovrebbe essere il big day, il giorno della fumata bianca con i vertici del Moon festival di Riccione attesi nel capoluogo siciliano per mettere a punto gli ultimi dettagli. L’idea è di trasformare l’Ippodromo nella più grande arena estiva di tutta l’Isola, con 30mila spettatori e musicisti della scena nazionale e internazionale a salire sul palco.
La Sicilia che prova a ripartire schiera, oltre alla band romana, Jovanotti, Max Pezzali, Blanco e Sangiovanni. La sfida è riportare i grandi appuntamenti musicali dopo due anni di stop a causa della pandemia. Un ritorno alla normalità che, ora che Omicron corre più veloce che mai, è difficile anche solo da immaginare. Ma forse non impossibile. Era il 2019 e Palermo applaudiva Mika, Achille Lauro e altri 13 cantanti di grido al Foro Italico per il Radio Italia live festival. Presto sarebbe arrivato il Covid a stravolgere tutto. Niente più grandi concerti e giù il sipario sulla musica.
Il 2022 potrebbe essere l’anno della svolta, almeno questa è la speranza. Sei date, e cinque artisti di primo piano per un festival musicale che ha tutte le carte in regola per fare il record di incassi e il sold out nel giro di una manciata di ore dal lancio ufficiale. O forse meno: sono bastati 120 minuti e il tour europeo 2022 di 27 concerti della band romana ha fatto il tutto esaurito.
L’anno d’oro di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas sembra non finire più. Dopo il trionfo a Sanremo e la vittoria all’Eurovision song contest di Rotterdam, sbaragliano la concorrenza dei Coldplay e degli Imagine Dragons nella categoria “ best rock” agli Mtv european music awards. L’Europa applaude, ma la standing ovation è negli Stati Uniti. Aprono il concerto dei Rolling Stones a Las Vegas, e per dieci settimane consecutive restano al primo posto nelle classifiche americane, superando anche i Beatles. Nel giro di pochi mesi diventano, secondo il Los Angeles Times, la “rock band preferita dagli americani” e ad aprile saranno il primo gruppo rock italiano a esibirsi al Coachella festival accanto a Billie Eilish ed Harry Styles. L’Italia, invece, li vedrà come super ospiti a Sanremo e in tour tra febbraio e aprile, con 14 date italiane. Occasione persa per la Sicilia, si era pensato. Nessuna data nell’Isola, d’altronde serviva una struttura in grado di ospitare migliaia di fan al seguito. Assente. Almeno fino a poco tempo fa.
A dicembre, nel capoluogo, viene inaugurato l’Ippodromo con i nuovi gestori toscani della Fipet. E arriva il miracolo Maneskin. Tempio della musica ma non solo, la Favorita avrà molto altro: un parco avventure, il solo in Italia in piena città, 14 campi di paddle, piste ciclabili fruibili gratuitamente, ristoranti, pizzerie, gelaterie, percorsi di ippoterapia. Un bel colpo per Palermo con 17 milioni di finanziamenti in arrivo. C’è attesa anche per Jovanotti, che in Sicilia non si vedeva dal 2013 e che, dopo il successo del 2019, quest’estate torna nelle spiagge italiane con il Jova beach party. Anche in questo caso vale il discorso fatto per i Maneskin. L’Isola era rimasta esclusa dal grande evento musicale. «Avremmo voluto portare la nostra festa anche in Sicilia, ma senza lo spazio adatto e le infrastrutture adeguate purtroppo non possiamo venire — spiegava sui social “il ragazzo fortunato” della musica italiana — Se qualcuno riuscisse a trovarla, ci faccia sapere subito che veniamo con immenso piacere » . Eccola. Adesso, l’Isola ha la sua maxi arena all’aperto e Jovanotti ci può fare ballare come non facevamo da due anni. E il Covid? Che ne resta del distanziamento, delle mascherine e delle limitazioni ai concerti all’aperto? Dopo 24 mesi, sembra essere venuto il momento di voltare pagina. E dirlo adesso che il virus fa paura più che mai fa un certo effetto. Staremo a vedere e, dietro le nostre Ffp2, proviamo a immaginare di essere sotto il palco di Jovanotti a cantare a squarciagola “Viva la libertà”. Sperando di non essere, poi, ancora una volta punto e a capo.