Palermo, l’attacco non tradisce mai. La coop del gol è l’arma in più per la B
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla cooperativa del gol in rosanero, l’arma in più per la promozione.
Nessuno segna più del Palermo nel 2022. I numeri dell’attacco con Baldini in panchina sono quelli di una squadra che fa del gioco offensivo la propria arma principale, come da caratteristiche del tecnico che più di ogni altro ha introdotto il 4-2-3-1 nel calcio italiano. Un modulo riproposto nella sua seconda avventura rosanero, con risultati sotto gli occhi di tutti: 39 reti nell’anno solare, l’exploit di Brunori, una continuità realizzativa senza pari in tutta la Serie C e la certezza di andare sempre a segno nel proprio stadio. La potenza dirompente dell’attacco rosanero ha fatto vittime eccellenti in campionato, ma si è ripromessa di proseguire la propria marcia nei play-off, lì dove sbloccare il risultato può avere esiti devastanti. Perché se è vero che il Palermo passa il turno anche pareggiando i primi due doppi confronti, è altrettanto vero che portarsi in vantaggio garantirebbe ai rosa di mettere una seria ipoteca sul proprio futuro negli spareggi per la promozione.
Dai piedi degli attaccanti passa il sogno, o meglio, passa l’obiettivo dichiarato della Serie B. B come Brunori, l’uomo copertina di un reparto offensivo diventato implacabile, da quando Baldini ha preso in carico il gruppo alla vigilia di Natale. Per Fi[1]lippi era «il miglior attaccante della C» anche quando, in classifica cannonieri, il primo posto sembrava irraggiungibile. Le sette reti dell’italo-brasiliano, però, non dicevano granché sul suo apporto per la squadra. Poi, col cambio in panchina, è definitivamente sbocciato: 18 gol da febbraio in poi, che uniti a quelli del girone d’andata fanno 25 marcature complessive. Più di chiunque altro in tutta la Lega Pro, ovviamente, ma quel che stupisce è che il numero 9 rosanero sarebbe stato capocannoniere del Girone C anche prendendo in considerazione solo i gol realizzati nel 2022, dato che le 21 reti di Moro del Catania sono andate perdute, insieme ai risultati del club etneo in questa stagione. Antenucci, il primo inseguitore, di gol ne ha fatti 17 contando i due messi a segno contro i rossazzurri. Oltre a Brunori, però, c’è di più. Perché ogni Batman ha il suo Robin e quello del bomber rosanero è a dir poco atipico. In coppia giocano poco, ma insieme segnano più di qualunque altro tandem della Serie C.
Alle 25 reti del capocannoniere, infatti, si aggiungono le 10 marcature di Soleri. Tutte rigorosamente dalla panchina, perché l’ex enfant prodige della Roma non segna mai da titolare. Se n’è accorto anche Baldini, che qualche chance dal primo minuto gliel’ha pure data: nulla da fare. Utile, sì, specialmente quando si tratta di sacrificarsi, ma se deve segnare è necessario farlo entrare a gara in corso. Lì è letale come nessun altro in Europa, tanto da renderlo un tratto distintivo della sua stagione. Il diretto interessato ha sempre cercato di farlo passare per un frutto del caso, ma la verità è che il piano partita del suo ingresso in corso d’opera si è rivelato perfetto: con quelle lunghe leve e quella corsa, Soleri riesce a mettere in crisi le difese avversarie nelle fasi di gioco in cui regna la stanchezza, mostrando sempre lucidità sotto porta.
Il cast di supporto, poi, sta venendo fuori proprio nel momento clou della stagione. Il primato personale di Valente (sette gol in campionato), un ritrovato Luperini da trequartista atipico (quattro gol) e il redivivo Floriano (cinque reti) fanno da contorno ad una fase offensiva senza pari in tutta Italia, nel 2022. I gol realizzati dal Palermo sono 39, nel corso di quest’anno solare. Nel Girone C, l’unica ad avvicinarsi è il Foggia con 33, mentre negli altri gironi solo la Reggiana (32 gol) supera la soglia delle trenta reti. Stessa situazione in Serie B (36 Monza, 32 Benevento), mentre in Serie A – con meno partite giocate – il Sassuolo si ferma a 30 gol, come miglior attacco del 2022. Anche facendo la media realizzativa, il Palermo è nettamente avanti, con poco meno di 2,3 reti a partita. I neroverdi neanche arriverebbero a due, così come le altre. Ma quel che conta, ai fini della corsa alla promozione, è che nessuna tra le squadre che i rosanero incontreranno in questi play-off può vantare un simile ruolino di marcia. Mantenerlo è la priorità, per cercare di raggiungere un posto in B.