Palermo, l’apporto dalla panchina che non c’è
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul peso inesistente della panchina del Palermo, con le riserve che non incidono più.
La situazione della panchina del Palermo sottolinea alcune delle difficoltà incontrate dalla squadra nel corso della stagione. Il caso di Roberto Insigne è emblematico: arrivato al Palermo con aspettative elevate dopo una stagione di successo con il Frosinone, il suo impatto è stato ben al di sotto di quello previsto. Nonostante fosse considerato uno dei titolari all’inizio, il cambio di modulo e le scelte tattiche dei due allenatori, Corini e Mignani, hanno progressivamente limitato il suo utilizzo. La difficoltà nel trovare un ruolo adeguato per lui nel sistema 3-5-2 ha ridotto notevolmente i suoi minuti in campo, con solo 22 minuti giocati nelle ultime apparizioni, segnando un chiaro declino nel suo contributo alla squadra.
Allo stesso modo, anche Leo Stulac ha vissuto una stagione di alti e bassi, sebbene la sua situazione sia leggermente diversa da quella di Insigne. Stulac ha avuto momenti di brillantezza, come dimostrano i suoi goal decisivi contro Spezia e Cremonese e gli assist importanti in altri incontri. Tuttavia, anche lui ha visto ridursi significativamente il suo tempo di gioco nelle fasi più recenti del campionato, con solo due presenze da titolare nelle ultime 14 partite.
Questi casi riflettono una più ampia problematica nel Palermo, dove anche altri membri della squadra che hanno avuto un ruolo marginale durante la stagione stanno lottando per avere un impatto. Il contributo limitato dalla panchina è una delle ragioni per cui il Palermo si trova in una situazione difficile verso la fine del campionato, cercando di assicurarsi un posto nei playoff.
La gestione del personale e le scelte tattiche saranno cruciali nei prossimi incontri per cercare di invertire questa tendenza e ottenere i risultati necessari per concludere la stagione con successo. La squadra dovrà trovare il modo di integrare meglio i giocatori come Insigne e Stulac, sfruttando al meglio le loro capacità per rafforzare l’efficacia dell’attacco e l’equilibrio complessivo della squadra.