Palermo: l’addio di Schelotto riapre la voragine di una stagione tormentata

Le news Palermo di questa mattina hanno aperto una nuova voragine nella sfortunata annata rosanero. Guillermo Barros Schelotto non è più l’allenatore del Palermo. Dissidi dovuti al calciomercato appena concluso? Assolutamente no. L’allenatore argentino ha lasciato la società rosanero per ‘colpa’ della Uefa, che non ha rilasciato la licenza valida per andare in panchina come prima guida tecnica. Da quando l’argentino è arrivato in Sicilia, infatti, è stato scortato da Fabio Viviani prima, Giovanni Bosi poi e Giovanni Tedesco nelle ultime apparizioni. L’agente di Schelotto Gustavo Goni ha commentato l’addio in esclusiva a Calciomercato.it: “E’ la decisione migliore per tutti”. Barros Schelotto lascia il Palermo: terzo cambio di guida tecnica per Zamparini in una stagione davvero difficile. Da Iachini a Ballardini riviviamo la tormentata annata rosanero con un occhio al futuro.
“Il Palermo ha cominciato l’annata 2015/2016 sotto la gestione di Giuseppe Iachini, allenatore che aveva riportato i rosanero in Serie A nel 2014 e che sembrava l’uomo giusto per interrompere la lista infinita di tecnici esonerati da Maurizio Zamparini. Sotto la guida dell’ex centrocampista i rosanero hanno cominciato alla grande, vincendo contro Genoa ed Udinese. Il pareggio interno col Carpi aveva, però, aperto qualche crepa dovuta soprattutto alle cessioni importanti arrivate in estate (Dybala e Belotti su tutti). L’esonero arriva il 10 novembre dopo la vittoria casalinga con il Chievo (1-0, rete di Gilardino). La squadra viene affidata a Davide Ballardini che aveva già allenato al ‘Barbera’ nell’annata 2008/2009. L’esordio del tecnico ravennate avviene all’ ‘Olimpico’ di Roma, contro la Lazio. Un buon pareggio che non lascia presagire quanto avverrà dopo: quattro sconfitte in Serie A e una, pesantissima, in Coppa Italia (eliminazione in casa arrivata per mano dell’Alessandria, compagine di Lega Pro). Un rapporto ormai logoro con il gruppo, specialmente coi senatori che arrivano allo scontro anche con Zamparini. A farne le spese sono Enzo Maresca, Luca Rigoni e Fabio Daprelà che vengono messi fuori rosa. Intanto, sul campo, il Palermo continua a stentare e dopo la vittoria esterna col Verona arriva l’esonero di Ballardini dovuto alla frattura netta con i giocatori spiegata nel postpartita da Stefano Sorrentino che aveva portato ad una sorta di ‘autogestione’. Dopo l’addio a Ballardini, Maurizio Zamparini cerca di ricucire con Giuseppe Iachini per riportarlo al ‘Barbera’. La rottura, però, è difficile da ricomporre e viene definitivamente sancita dal retroscena dell’ accordo estivo tra Iachini e Sampdoria raccontato pubblicamente da Zamparini. La squadra viene affidata a Fabio Viviani come traghettatore e il nuovo allenatore, a sorpresa, viene individuato in Guillermo Barros Schelotto, ex centrocampista del Boca Juniors. ‘El Mellizo’ viene visto come l’uomo giusto per il futuro della compagine siciliana viene accompagnato in panchina prima dallo stesso Viviani e poi da Giovanni Bosi, tecnico della Primavera. Schelotto, infatti, non è in possesso del patentino Uefa ragion sarà affiancato ufficialmente da Giovanni Tedesco dal 25 gennaio L’era Schelotto dura poco: l’esordio è shock (4-0 esterno col Genoa) e vede una sola vittoria (in casa contro l’Udinese), due pareggi con Carpi e Sassuolo e la sconfitta col Milan. Poi il fulmine a ciel sereno: questa mattina l’argentino lascia ufficialmente il Palermo per la mancata concessione della licenza Uefa, riaprendo la voragine di una stagione tormentata. Sei diversi allenatori in panchina, tre cambi di guida tecnica ufficiali e il sest’ultimo posto a +7 sulla zona retrocessione. E’ il quadro di un’annata tormentata a dir poco e che difficilmente potrà avere una sterzata netta, specialmente considerando l’ennesimo ribaltone. Quale il futuro rosanero dopo la breve parentesi di Schelotto? Il Palermo dovrebbe affidarsi interamente a Giovanni Tedesco, palermitano doc e uomo di fiducia della società. L’ex centrocampista dovrebbe essere affiancato dall’allenatore della Primavera Giovanni Bosi, che era già stato il ‘tutor’ dell’argentino per breve tempo. La situazione è in divenire: in casa Palermo non c’è un momento di pace”. Questa l’analisi sul momento delicato dei rosanero condotta da “Calciomercato.it”
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Redazione Ilovepalermocalcio