L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’effetto Barbera che manca al Palermo.
Alla ricerca dell’effetto Barbera. Il Palermo vuole cambiare rotta, invertire il trend negativo e ripartire con le ambizioni che avevano aperto questa stagione. I rosanero, più che in trasferta, hanno avuto difficoltà in casa, nel proprio stadio, il luogo in cui la maggior parte delle formazioni creano il loro fortino.
La formazione di Corini è reduce da due sconfitte di fila al Barbera, rimediate contro Cittadella e Catanzaro. La prima, arrivata per 1-0 ha gettato nello sconforto i tifosi, che speravano in un successo che avrebbe in parte limitato il malcontento per via delle prestazioni che avevano preceduto la gara con i veneti. Stessa cosa può dirsi per il ko con i calabresi, nonostante il forcing finale di rosanero, che non sono riusciti ad acciuffare il pareggio nei minuti finali perdendo per 2-1. In totale negli otto incontri disputati in casa il Palermo ha conquistato solamente tre successi, un pareggio e quattro sconfitte.
Un totale di 10 punti raccolti sui 24 disponibili, con l’ultima vittoria arrivata nel recupero dell’8 novembre contro il Brescia (1-0 gol di Coulibaly). Dati che testimoniano le difficoltà che sta attraversando la squadra di Corini, che contro il Pisa è chiamata a fare bottino pieno per non allontanarsi troppo dalle prime posizioni della classifica. I tifosi hanno sempre accompagnato la squadra sia al Barbera, che in trasferta (vedi Parma). Con i toscani, però, sarà interessante vedere quali saranno i numeri di presenze sugli spalti. Il record di spettatori è stato registrato in occasione della sfida con lo Spezia, pareggiato per 2-2 al 104’ grazie ad una magia su punizione di Stulac, quando sugli spalti erano presenti 29.117 tifosi. Poi numeri importanti in tutte le gare, visto che solo tre volte si è scesi al di sotto di 20 mila spettatori: contro Brescia (16.914), Cittadella (18.402) e Catanzaro (19.492).
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