L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul prossimo impegno del Palermo.

Riscatto doveva essere e riscatto è stato. La vittoria con il Genoa è pesante, perché ha consentito al Palermo di cancellare le due sconfitte di fila con Ascoli e Reggina, di mettere a tacere i primi mugugni e di dare aria ad una classifica che deve essere ingrossata di settimana in settimana. Questa Serie B, ribadiamo, sarà piuttosto complicata ed equilibrata, ogni punto quindi può rivelarsi fondamentale per togliersi prima possibile dagli impicci. Contro i Genoa, si è visto quello che era mancato al Granillo con la Reggina: la «cazzimma». II Palermo ha giocato una partita di gran carattere dall’inizio alla fine, rischiando anche, ma riuscendo a colmare un gap che al momento c’è con i liguri.

Quando tutti i nuovi saranno a regime e quando Corini avrà sparso definitivamente il suo verbo, non è detto che le due squadre non si possano anche equivalere. Ma, come sempre, a dirlo sarà il campo. Negli occhi resta la prestazione tutta cuore del Palermo, che ha accettato il corpo a corpo in tutte le zone del campo e ha conteso ogni pallone ai rossob10. Non fosse stato cosi; il gol di Brunori non ci sarebbe stato, perché l’azione nasce da una palla recuperata a meta campo e da una percussione caparbia di Di Mariano che ha poi costretto all’errore Bani. Continuare cosi è obbligatorio, a cominciare dalla partita col Frosinone che vale un po’ di più. Nessuno ha dimenticato la notte del 16 giugno del 2018 alto Stirpe, con il rigore cancellato, i palloni in campo e quel triplice fischio che non arrivava mai. Quella partita di fatto cambiò il destino del Palermo.