Palermo, la nuova vita di Niceta: “Accusato, scagionato e adesso riparto con il padel”
L’edizione odierna de “La Repubblica” sui sofferma su Nuceta.
La nuova vita dei Niceta passa dal padel. Il 15 ottobre, dopo 7 anni di vicende giudiziarie terminate lo scorso dicembre con il dissequestro dei 15 negozi dei noti commercianti di abbigliamento palermitani, in città apre un nuovo punto vendita, in via Marchese di Villabianca 94. Niente tessuti, stoffe e vendita al dettaglio, stavolta. All’interno si potranno trovare capi d’abbigliamento e attrezzatura per giocare a padel: racchette, palline e scarpe. È la scommessa di Massimo Niceta. «Purtroppo in questi anni di gestione degli amministratori giudiziari il nostro patrimonio è stato distrutto — apre le braccia Massimo Niceta — Sono passati anni, tre tribunali hanno decretato la nostra trasparenza e ridato al nostro nome la dignità che merita. Purtroppo solo debiti ci sono rimasti. Nonostante questo ho deciso di scommettere, di nuovo, nella mia città e nei palermitani. Resta tanta delusione nei confronti dello Stato che avrebbe dovuto tutelarci e invece ci ha distrutto. Resta la paura che tutto quello che è successo posso riaccadere. Ma la voglia di lavorare no, quella non possono togliermela».
Prima il sequestro dei 15 negozi il 5 dicembre 2013 dove all’epoca lavoravano 100 dipendenti, da parte dell’ormai ex giudice Silvana Saguto, per il sospetto che fossero stati acquisiti grazie all’intervento di Cosa nostra. Poi la restituzione, dopo sette anni, di tutti i negozi ormai chiusi: quello di via Roma è stato venduto alla società dello svedese Peter Mickael Ullvin Gosta che con 850 mila euro ha rilevato un immobile che vale almeno sette milioni.
Adesso la rinascita. E la voglia di crederci ancora. Il nuovo negozio non fa parte del patrimonio dei commercianti. Massimo Niceta ha costituito una nuova srl e l’ha preso in affitto, un locale di 100 metri quadri «certo lontano dai nostri standard ma che è il simbolo di una nuova vita».