Parma a Palermo, la girandola in porta: l’eredità di Buffon va a Corvi

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Parma che andrà a Palermo con una porta girevole.

La bellezza della vita, e dunque anche del calcio che ne è sempre il riflesso, sta nel fatto che, per uno strano principio di causa-effetto, a un dolore segue spesso una gioia. Il Parma di questo periodo ne è l’esempio. Prima si fa male Buffon, il titolare; poi si blocca Chichizola, la riserva. E, pur con tutte le cautele e le perplessità del caso, viene spedito sul palcoscenico un ragazzino: Edoardo Corvi, ventun anni, cresciuto nel settore giovanile dei crociati quando il settore giovanile praticamente non esisteva, visto che il club era fallito dopo il crac Ghirardi e tutti (o quasi) i giocatori del vivaio si erano trasferiti al Sassuolo. Corvi no. Lui, parmigiano doc, aveva scelto di rimanere.

Con la prima squadra nei Dilettanti e con la prospettiva di dover fare una lunga rincorsa prima di arrivare di nuovo al mondo dorato della Serie A, Edoardo aveva deciso di giocarsi le carte nella sua città. Oggi, dopo due partite da titolare in Serie B (zero gol subiti e due vittorie contro Reggina e Como), e una di Coppa Italia (passaggio del turno contro il Bari sempre con la porta inviolata), l’orizzonte gli appare come un cielo limpido a dispetto dell’incombente autunno. Ora, data l’indisponibilità di Superman e di Chichizola, la porta è tutta sua.