L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui portieri rosanero del 2022.
Un anno, tre portieri. Alla fine, però, il Palermo ha trovato una stabilità tra i pali. Non era semplice, dopo le difficoltà del campionato scorso, ma la scelta fatta in estate ha portato i suoi risultati. Piglia-celli è stato il primo rinforzo dopo la promozione in Serie B e si è guadagnato sul campo la titolarità, mai persa neppure in Coppa Italia, con buona pace di Massolo che a sua volta ha ottenuto la conferma tra i cadetti grazie alle sue presta-zioni nei playoff. E dire, però, che il 2022 per l’attuale dodicesimo era iniziato da riserva, si, ma in Serie C. Perché le gerarchie di inizio anno erano ancora quelle con cui era cominciato il campionato precedente: Pelagotti primo, Massolo secondo. Un ruolo che si è rivelato stretto per quest’ultimo, ma al quale si è dovuto nuovamente adeguare una volta fatto il salto di categoria.
Difficile, già da prima che iniziasse il campionato, pensare ad un Pigliacelli in competizione con l’eroe degli scorsi play-off. Lo sbarco in Sicilia dell’esperto portiere scuola Roma, semmai, ha rappresentato il primo innesto di categoria per una squadra che in lunghi tratti del mercato estivo ha fatica-to ad individuare calciatori di quel livello, sbloccandosi solo nelle ultime settimane. In mezzo a una marea di dubbi, Pigliacelli si è rivelato una certezza. Specialmente quando è iniziato il campionato e ha dovuto fare sul serio: una sola vera topica, in casa contro il Sudtirol, poi diversi interventi determinanti in partite che il Palermo ha risolto di misura. Dal pareggio di Bari fino a quello col Como, passando dal successo sul Genoa o dal blitz di Modena, tutte partite in cui le parate del numero 22 rosa-nero si sono rivelate decisive per mettere in cascina punti pesanti, quelli che oggi tengono i rosanero a distanza di sicurezza dalla zona retrocessione in una classifica che definire corta sarebbe un eufemismo.