Palermo: la decisione del Coni ha del clamoroso! Ecco cosa succede adesso
“Conseguentemente, ritenendo non coerentemente sanzionata la condotta evidenziata dalla CSA FIGC rispetto alla gravità dei fatti per come descritti in decisione, HA ANNULLATO con rinvio la sentenza della CSA FIGC, di cui al C.U. n. 172/CSA, pubblicato in data 27 giugno 2018, e la sentenza della CSA FIGC, di cui al C.U. n. 002/CSA del 6 luglio 2018, onerando la CSA, in diversa composizione, ad uniformarsi, nella comminatoria della sanzione, al principio di diritto espresso in parte motiva.
HA RESPINTO per il resto le doglianze di entrambe le ricorrenti, con riferimento ai ricorsi n. 58/2018 e 62/2018.
HA DICHIARATO INAMMISSIBILE il ricorso iscritto al R.G. ricorsi n. 64/2018 e, per l’effetto, condanna la ricorrente alla rifusione delle spese determinate in € 3.000,00, oltre IVA, CAP e rimborso forfettario, per ciascuna parte resistente.
HA STABILITO che la CSA provvederà a regolamentare le spese di giudizio all’esito del giudizio di rinvio con riferimento ai ricorsi n. 58/2018 e 62/2018″.
Questo l’estratto più significativo del comunicato pubblicato dal Coni pochi minuti fa circa la sentenza sul caso Frosinone. Si tratta della sentenza emessa lo scorso 27 giugno dalla Figc, che di fatto omologava il risultato di Frosinone-Palermo 2-0, sanzionando il club ciociaro con la disputa di due turni casalinghi a porte chiuse. Successivamente sia Frosinone che Palermo erano ricorsi in appello, con il club rosanero che richiedeva la vittoria a tavolino o la ripetizione del match in questione.
Il Coni ha ritenuto dunque che la sanzione applicata al Frosinone non è coerente con la gravità dei fatti, come accertati dallo stesso giudice di appello. Ma cosa succede adesso? Semplice: la sanzione dovrà essere rideterminata dai nuovi giudici di appello, ovviamente diversi da quelli della precedente decisione. Non si conoscono ancora i tempi per la nuova decisione. Nel frattempo il campionato 2018/19 di serie A è alle porte.