Palermo, la coop del gol è in… sciopero
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’attacco del Palermo.
Tra i problemi di questo Palermo in convalescenza c’è sicuramente la crisi del gol e i primi sul banco degli imputati sono gli attaccanti. Bisogna tornare al 96’ minuto di Palermo-Lecco, infatti, per ritrovare una rete di un attaccante, in quel caso Brunori su rigore. Era il 29 ottobre, praticamente un mese fa, e il Palermo toccava probabilmente uno dei punti più bassi della propria stagione con la sconfitta casalinga contro i nerazzurri. Una rete ininfluente, quindi, per il 2-1 finale per gli ospiti a certificare una prestazione negativa da parte dei padroni di casa, che poi sarebbe stata la prima delle 3 sconfitte nelle ultime sei partite campionato disputate dai rosanero.
Un trend negativo che si sposa appieno con la mancanza di realizzazioni degli elementi del reparto offensivo a disposizione di Corini. Nelle ultime sei apparizioni, il Palermo è riuscito ad andare a segno solamente 5 volte e in due di queste hanno segnato gli attaccanti: Brunori contro il Lecco, come detto, e Mancuso contro lo Spezia. Quella dell’ex Como contro i liguri, tra l’altro, è l’unica rete su azione di questo ciclo di partite realizzata da un terminale offensivo, visto che la rete di Brunori è avvenuto sugli sviluppi di calcio di rigore.
Inoltre, se si dovessero considerare le reti su azione, delle 5 reti mese a segno nelle ultime sei partite, oltre il 50% sono avvenute su palla inattiva. Le uniche due reti su azione, infatti, sono la rete dell’1-2 di Mancuso contro lo Spezia e il colpo di testa di Coulibaly contro il Brescia. Dopodiché, i rosa sono riusciti a fare gol solamente su situazione di calcio da fermo: la punizione di Stulac contro lo Spezia, il rigore di Brunori contro il Lecco e il colpo di testa di Lucioni su calcio d’angolo contro la Ternana. Poi, nessuna realizzazione contro Sampdoria e Cittadella, quest’ultima gara ormai famosa per i zero tentativi nello specchio della porta da parte dei rosa. I numeri sono la testimonianza di un calo di pericolosità offensiva del Palermo, che nelle ultime uscite ha palesato una mancanza di occasioni e lucidità del proprio reparto offensivo, soprattutto in fase di sviluppo di manovra. I recuperi di Di Francesco e Insigne, in questo senso, risulteranno ancor più necessari.