Alla luce del numero di tagliandi venduti per sabato, quello che potrebbero chiedersi moltissimi tifosi palermitani che dalle ore 18 assisteranno Palermo-Juventus sarà: ma il Palermo gioca in casa o no? E, tutto sommato, potrebbe essere una domanda lecita. Perché? Semplice: il “Renzo Barbera”, infatti, sarà gremito di tifosi (come avviene da sempre) nel match contro i bianconeri. Unico dettaglio da non sottovalutare è che la maggior parte dei presenti si troverà lì per guardare “dal vivo” il club torinese e non per la squadra della propria città. Sì, purtroppo è così. E non c’è nulla di nuovo.
E’ ormai risaputo, infatti, che contro le big lo stadio di viale del Fante si riempie anno dopo anno di tifosi pronti a camuffare sciarpe e colori di squadre “strisciate” sotto una scintillante maglietta rosanero. Dalla Curva Sud sino alla Curva Nord, ancora una volta la maggior parte dei seggiolini si appresta a riempirsi di tifosi pronti ad esultare (magari silenziosamente) ad un gol della squadra avversaria alla formazione di casa. E nonostante il Palermo sia ormai da un bel po’ di anni nella massima serie (escludendo la stagione 2013/14, quando retrocesse in B), la situazione non è mai cambiata.
E dire che il club rosanero ha avuto anche qualche soddisfazione durante gli anni passati. Qualificazioni in Europa League, lotta per il quarto posto e per la Champions League, senza dimenticare la finale di Coppa Italia del 29 maggio 2011, contro l’Inter del “triplete”. Nonostante gli alti e bassi, con le big al “Barbera” il Palermo sembra giocare comunque in trasferta.
Alessandro Diamanti, attaccante e capitano rosanero, ha provato ad affidarsi ai cittadini palermitani dicendo: «Non devo fare inviti, perché i palermitani tifano Palermo e sono attaccati alla squadra. Abbiamo bisogno di loro perché questa è una squadra che lotta e che combatte: contro la Juventus dovremo fare e faremo molto di più».
Il settore ospiti del “Barbera”, comunque, si riempirà di sostenitori provenienti da Torino (e non) pronti a tifare per il club bianconero. E i gradoni del “Barbera”? Come risponderanno quest’anno all’ormai deludente patriottismo nei confronti della squadra della propria città?