L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e in particolar modo su Insigne e Di Francesco a caccia di riscatto.
Servono gol, assist e giocate da parte degli esterni d’attacco. È ormai chiaro che dai loro piedi, dalle loro intuizioni debba passare gran parte del campionato del Palermo. Il riferimento è a Di Francesco e Insigne, che fin qui – chi per un motivo, chi per un altro – non hanno reso come ci si poteva aspettare del loro background e dai loro numeri delle passate stagioni. Sono 10 i giorni che vanno dal match contro il Pisa di sabato a quello contro la Cremonese, in programma il 26, prima della sosta natalizia.
Troppo poco per giocatori con la loro qualità un gol a testa, ai quali va aggiunto un assist di Di Francesco, domenica scorsa in occasione del gol di Brunori, con l’attaccante rosanero che si è inventato un perfetto tiro a giro dal limite dell’area. Ma andiamo con ordine. Insigne, arrivato questa estate dopo aver stravinto il campionato di Serie B con la maglia del Frosinone, nella scorsa stagione in 31 presenze con la maglia dei ciociari ha messo a segno 8 gol e fornito due passaggi vincenti. Dati estremamente diversi da quelli attuali, al netto anche dell’infortunio (lombalgia acuta) che lo ha costretto a restare ai box per due gare, con il numero 11 rosanero che è rientrato nella lista dei convocati solamente nell’ultima sfida con il Parma, ma non è sceso in campo neppure per un solo minuto.
Col Palermo solamente un guizzo, quello con la Feralpisalò, poi poche intuizioni e grandi occasioni per essere decisivo. Discorso simile, se non identico, per Di Francesco: il gol con la Feralpisalò all’esordio, poi più bassi che alti. Sia in termini di chance create che di prestazioni. In carriera non è mai stato un attaccante da doppia cifra, ma i dati dicono che ha certamente fatto meglio, soprattutto in B con le maglie di Lanciano (8 gol e 5 assist nel campionato 2015-16) e Spal (4 gol e 2 assist nella stagione 2020-21), oltre agli ottimi campionati in Serie A