Palermo, inizia l’era del 4-3-3. Ma manca ancora qualche pedina

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’era del 4-3-3 al Palermo.

L’alba di una nuova era: quella del 4-3-3. Il Palermo che oggi torna in campo per preparare la sfida di sabato con l’Ascoli ha un nuovo spartito da seguire. Si volta pagina, si saluta il 4-2-3-1 che ha segnato i successi della serie C e degli scorsi play-off, a cui Corini si è affidato per forza di cose nelle prime partite stagionali. Lo ha fatto per questioni numeriche, avendo i soli Broh e Damiani a centrocampo, ma soprattutto lo ha fatto per non stravolgere sin da subito le idee di una squadra ancora a certi principi.

Il campo ha detto che le idee di Corini sono già chiare, perché nonostante la conferma del vecchio modulo, il Palermo ha già cambiato atteggiamento e modo di giocare. Adesso cambierà anche schieramento seguendo una traccia già esposta al momento dei colloqui per il casting. Nella lunga attesa per la scelta del nuovo allenatore, Marwood e Gardini, hanno avuto modo di apprezzare anche le idee tattiche del Genio, oltre che i suoi metodi di lavorio e la sua convinzione di poter far bene con un certo numero di innesti. Sul mercato tutto sta andando verso la direzione indicata. Sul campo le prime gare sono state a dir poco incoraggianti, anche dovendo fare di necessità virtù sul piano numerico.