Palermo, inizi «horror», finali da capolista. I secondi tempi sono croce e delizia

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul trend dei secondi tempi fin qui disputati dal Palermo.

Se si fa un’ipotetica classifica della Serie B in base ai minuti di gioco, si può notare come la squadra rosanero sia tra le peggiori formazioni della serie cadetta in uscita dall’intervallo. Dal 45’ al 60’ della ripresa, infatti, il Palermo occupa la 16ª posizione in classifica, risultando quindi una delle peggiori dell’intera serie cadetta. Peggio di Brunori e compagni solamente Cosenza, Cittadella, Spezia e Lecco.

Il Palermo, infatti, nel primo quarto d’ora della ripresa ha fatto 4 gol ma ne ha subiti addirittura 9: la peggior difesa dei primi 15 minuti della seconda frazione solamente dopo il Lecco (13) e lo Spezia (10). Facendo piccoli sforzi di memoria, basta andare a ritroso di pochissime giornate a quella che, probabilmente, è stata la partita della svolta in negativo della stagione del Palermo: la trasferta di Cremona.

A fare da contraltare a questa striscia negativa, tuttavia, c’è tutta la seconda parte della ripresa. Nel segmento che va dal 61’ alla fine della partita, dunque nell’ultima mezz’ora praticamente, il Palermo è la migliore squadra della Serie B, anche più del Parma. Sono ben 27 le reti che i rosanero sono riusciti a segnare negli ultimi trenta minuti di ogni match, tre in più del Venezia e addirittura sette in più del Parma. Un trend che cresce ulteriormente limitando l’analisi agli ultimi 15 minuti (più recupero), utili al Palermo per segnare addirittura 19 reti, sbaragliando la concorrenza.