L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla questione legata ai cimiteri a Palermo e le accuse ad Orlando.
La notizia dell’indagine per i morti insepolti – con la magistratura che lo accusa di non aver fatto quello che doveva – lo raggiunge mentre capeggia la rivolta dei sindaci contro la ripartenza delle scuole in presenza. Ma per Leoluca Orlando, l’avviso di proroga delle indagini sui Rotoli che gli è stato notificato dalla procura come scritto ieri da Repubblica, è solo l’ennesima grana che piomba nel bel mezzo degli ultimi mesi di mandato. Tanto più che al cimitero dove non si riposa in pace, i morti insepolti sforano quota 850. E, soprattutto, che da qui alla fine della consiliatura, l’unica soluzione ipotizzabile è al massimo quella di dimezzare il deposito. Di certo non azzerarlo.
Orlando, che due anni fa ha preso in mano la gestione dei cimiteri sbattendo contro gli stessi muri contro i quali si erano fermati i suoi predecessori, ostenta sicurezza: «La magistratura com’è doveroso ha chiesto che ci siano chiarimenti sulla gestione dei cimiteri, ipotizzando un’omissione di atti d’ufficio. Avrò modo di portare con me davanti all’autorità giudiziaria tutte le ordinanze, le disposizioni di servizio e i provvedimenti adottati nell’ambito della cabina di regia che ho istituito proprio per dimostrare che ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità e competenze di sindaco per potere affrontare questo problema. Rimangono le problematiche che stiamo cercando in tutti i modi, di concerto con l’assessore Toni Sala, di risolvere ». Rimangono appunto: e l’opposizione ha gioco facile ad attaccare l’amministrazione frontalmente.
«Sono stato uno tra i primi a denunciare in procura questa situazione con un esposto oltre un anno fa » , dice il capogruppo della Lega Igor Gelarda. Matteo Salvini due mesi fa ha fatto un blitz al cimitero e il suo partito ha presentato un emendamento grazie al quale sono stati stanziati per l’emergenza 2 milioni di euro. Soldi che, nelle intenzioni dell’amministrazione, serviranno per comprare altri loculi fuori terra. I primi 424 si aspettano prima del voto: l’assessore ai Cimiteri Toni Sala ha annunciato che la gara sarà bandita a febbraio. Ma serviranno al massimo a dimezzare il deposito. Tanto che con le risorse stanziate dal Carroccio, l’amministrazione spera di poterne comprare altri: ne servirebbero in tutto almeno 1800. Ma in ogni caso la soluzione definitiva non sono le tombe mobili – nei viali dei Rotoli giacciono ancora i 189 loculi sotterranei che gli operai non sono mai riusciti a montare – ma un nuovo cimitero o almeno un campo di inumazione. Come ha dimostrato l’accordo con Sant’Orsola dove sono state seppellite soltanto 243 salme perché le famiglie non possono pagare 800 euro.