L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Eugenio Corini alla ricerca di gol anche da chi è all’asciutto.
Nel Palermo segna quasi solo l’attacco, ma di fatto, alle spalle di Brunori, pungono in pochissimi. Corini, adesso, si aspetta un impatto maggiore da parte dei bomber di scorta. Quelli che entrano a gara in corso, quelli che giocano al fianco della punta e quelli insospettabili a cui nessuno chiede i gol, ma che potrebbero sempre far comodo.
Tra difesa e centrocampo, l’unica rete realizzata finora in stagione (Coppa Italia inclusa) e quella di Segre all’Ascoli. Per il resto, zero tagliato, con un apporto realizzativo proveniente solo e soltanto dall’attacco. Li dove i rosa faticano a trovare un apporto concreto da tutto che che circonda Brunori, a dir la verità, che da solo vanta la meta dei gol realizzati in campionato da tutta la squadra e due terzi delle marcature stagionali.
Una dipendenza da interrompere con i nomi, in primis, perché le bocche di fuoco non mancano. Elia tra i calciatori più propositivi in organico, ma la mira finora non è stata delle migliori. Anche a Manchester ha dimostrato di essere una presenza pericolosa in area avversaria, per quanto nel test col Nottingham la sua occasione più concreta si sia andata ad infrangere sulla traversa. Un gol lo ha segnato anche Valente, a Bari, in una tipica azione di contropiede che per il Palermo e una sorta di marchio di fabbrica, grazie alle proprie ali.