L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” riporta un’intervista al ds del Palermo Renzo Castagnini.
Renzo Castagnini, buon pomeriggio. La promozione del Palermo porta anche la sua firma. «E’ la terza da direttore, sempre dalla C alla B. Le altre con Salernitana e Cosenza, tutte piazze facili… E da giocatore ho vinto altri tre campionati con Catania, Cosenza e Barletta».
Questa è la più inattesa? «No, il progetto iniziale era in B in tre campionati e io il 5 agosto al presidente in ritiro, confermai che ero convinto di avere creato un gruppo in grado di centrare l’obiettivo».
Ma fino a marzo il Palermo zoppicava e più di un errore lo avevate commesso anche voi. «Facevamo fatica e io la squadra la vedevo tutti i giorni e mi arrovellavo sul perché non stesse dimostrando quanto valeva. Per questo abbiamo preso Baldini, un allenatore che sa migliorare i giocatori. Quando Silvio gli ha cambiato mentalità, abbiamo fatto il salto di qualità. Nelle ultime partite il Palermo era fortissimo, sicuro di sé, maturo, avrebbe potuto battere anche squadre di categoria superiore».