L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” racconta dell’altra Manchester che parla del Palermo e gli ex passati in rosanero.
C’è una parte di Manchester che ii Palermo, ancora oggi, lo conosce per i grandi nomi del passato. Se la zona est della città sta imparando un po’ a familiarizzare con i colori rosanero, ospitati dal City Football Group nel complesso dell’Etihad Campus, dal lato opposto quasi nemmeno sono a conoscenza del legame con lo sceicco Mansour e i «rivali» citizen.
La giornata libera in previsione dell’incontro col Nottingham Forest e l’occasione per tastare il polso di chi, a Manchester, ha come propria Mecca personale l’Old Trafford, il «teatro dei sogni» in cui si è costruita l’epopea dello United. Inutile essere diplomatici, anche perché tra otto giorni si disputa il derby e avvicinarsi nei bar della zona, tutti dipinti di rosso, potrebbe non essere la migliore idea.
Però, entrando alto stadio dove campeggiano le statue di Man Busby e Alex Ferguson, qualche domanda ai dipendenti si può pure fare. E nel peggiore dei casi, viene fuori un «who cares?», e chi se ne frega. C’è però chi segue il calcio internazionale e la pone su un piano ben diverso: «Non è la squadra dove ha giocato Dybala?». Certo che si, per quanta si tratti di un passato che nulla ha più a che vedere con la realtà attuale.
Vecchie glorie per vecchie glorie, però, si potrebbe pure pensare a quelli che c’hanno giocato, per lo United. Magari non Darmian, che a Palermo è stato di passaggio, ma Cavani? «Ah, pure da voi era sempre infortunato?», ribatte sarcasticamente uno steward dell’impianto che stava lì ad ascoltare, incuriosito. Anche a lui, però, che il Palermo sia finito nella rete del City Football Group non dà chissà quale sensazione.