Il Palermo è in ritiro a Coccaglio e da lì prepara la prossima sfida che vedrà la squadra di Tedino impegnata sul campo della Pro Vercelli. Sì, la squadra di Tedino, almeno per ora: perché nonostante le tre sconfitte consecutive (Empoli, Foggia e Perugia) e le numerosissime notizie che circolavano in merito all’esonero dell’allenatore rosanero, l’ex Pordenone è ancora al timone di questa nave che si trova proprio in mezzo ad una tempesta. Probabilmente, e qua interviene la statistica, Tedino allena ancora il Palermo anche contro ogni aspettativa; ma Zamparini gli ha dato fiducia almeno fino al match di sabato e questo potrebbe essere un gesto del patron friulano più unico che raro.
Non vale lo stesso, però, per il direttore sportivo Fabio Lupo. Dopo la chiusura del mercato invernale e la ripresa del campionato, infatti, la storia tra il dirigente e il club rosanero è andata sempre più incrinandosi. Fino ad arrivare, nelle ultime ore, al punto di rottura: sembra essere proprio un divorzio in casa quello tra il ds e il patron Zamparini; un rapporto che potrebbe ufficialmente chiudersi proprio dopo la gara di Vercelli. Il friulano proprietario del Palermo, infatti, avrebbe accusato Lupo di non aver operato in maniera corretta durante il calciomercato invernale. Inoltre, non aver preso un’altra punta per l’attacco rosanero, con l’affare Di Carmine fallito nelle ultimissime ore del 31 gennaio, sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
A confermare quanto scritto fino ad ora, ci sarebbero i contatti avviati proprio per quanto concerne il sostituto di Fabio Lupo. Le ultime notizie avrebbero evidenziato il nome di Aladino Valoti, attuale direttore sportivo del Sudtirol (club militante in serie C). E se Valoti dovesse diventare davvero il ds dei rosanero, non ci sarebbero neanche problemi di ambientazione: Aladino, infatti, ha vestito la maglia del Palermo in serie B, nella stagione 2001/2002, arrivato in Sicilia insieme al tecnico Bortolo Mutti. Da dirigente, invece, ha già un’esperienza passata al Sud con il Cosenza, oltre quella con l’Albinoleffe e l’attuale con il Sudtirol.