Palermo, il vecchio bomber e le meteore: occhio ai cinque ex dell’Ascoli

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara tra Ascoli e Palermo con i tanti ex rosanero presenti nella squadra avversaria.

Qualcuno di loro è già un punto fermo dell’Ascoli, qualcun altro proverà a diventarlo partita dopo partita: per tutti però quella con il Palermo non sarà una sfida come le altre. Tra le maglie indossate in carriera da Nestorovski, Viviano, Kraja, Bellusci e Gnahoré c’è anche quella rosanero: se il macedone si è tolto soddisfazioni importanti in viale del Fante, diventando l’ottavo miglior marcatore della storia del club con 39 gol. Lo stesso non può dirsi per gli altri quattro, che sabato scenderanno in campo con un desiderio di rivalsa più forte rispetto ad altre partire.

Nestorovski, cercato timidamente dal City Group a giugno era arrivato a Palermo nel 2016 nella fase finale dell’era Zamparini. Sul piano dei risultati fu un periodo fallimentare: retrocessione in B il primo anno, finale play-off persa il secondo e un lungo susseguirsi di guai societari il terzo, chiuso con l’esclusione dalla cadetteria. Eppure il macedone, che dal 2017 al 2019 ha indossato la fascia di capitano, non ha mai fatto mancare il proprio apporto in termini realizzativi e anche il legame con i tifosi è sempre stato saldo. Per lui si tratta del primo confronto da avversario con i rosa, dal momento che nel quadriennio a Udine le strade con il Palermo non si sono mai incrociate.

Viviano è tuttora uno dei più grandi what if della storia rosanero. Il suo arrivo dall’Inter a gennaio 2012, periodo in cui il Palermo aveva iniziato una fase calante che sarebbe culminata un anno e mezzo dopo con la retrocessione, venne salutato con grande entusiasmo dalla tifoseria, anche perché il portiere era trai migliori interpreti in Serie A del suo ruolo e stabilmente nel giro della Nazionale; tuttavia il legame con Zamparini non decollò mai e, dopo sei mesi di alti e bassi, il patron friulano gli preferì prima il giovane Ujkani e poi l’«anziano» Sorrentino, dando vita a un giro di prestiti che portò Viviano prima a Firenze, poi a Londra sponda Arsenal e infine alla Sampdoria, che non esitò a riscattarlo. L’avventura dell’estremo difensore a Palermo è durata appena venti partite, con 36 gol subiti.