Palermo, il terzo posto è nelle tue mani. In palio…meno fatica. I playoff inizierebbero dalla fase nazionale. Saltando due partite
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla caccia del Palermo al miglior piazzamento in classifica in vista dei playoff.
Un match ball per il terzo posto. La gara in meno che il Palermo dovrà recuperare contro il Taranto è l’occasione per inserirsi lì, dove oggi si trova l’Avellino, che fino a 48 ore fa aveva pure una gara in meno. L’ha giocata in casa contro il Catania e ne è uscito sconfitto, trasformando lo «spiraglio» di speranza rimasto ai rosanero in una vera e propria chance per agguantare il podio. Per l’accesso diretto alla fase nazionale dei play-off, è tutto nelle mani della squadra di Baldini. Calendario alla mano, vincendole tutte da qui alla fine, il Palermo è certo del terzo posto. Perché gli irpini, attualmente terzi, hanno una partita in più e soli tre punti di vantaggio. Quindi, se pure i «lupi» dovessero centrare l’en plein, si troverebbero ex aequo con i rosa, che hanno dalla loro gli scontri diretti: 1-1 al «Barbera» e 1-2 al «Partenio-Lombardi». In più, nelle prossime partite, è in programma lo scontro diretto Monopoli-Palermo, ovvero la sfida tra le uniche due squadre lì sopra chiamate a recuperare una gara. Entrambe col Taranto, seppur per motivi diversi. Gli ionici diventano loro malgrado arbitri di una corsa al terzo posto mai così affollata. Col Bari ormai avviato verso la promozione diretta (e il Palermo aritmeticamente escluso da questa chimera non appena i pugliesi faranno un punto…), resta ben poco per cui lottare. Anche il secondo posto del Catanzaro, seppur non ancora «congelato», appare ben saldo nelle mani dei calabresi, a +5 dalla terza. Per il resto, è lotta a cinque per la terza piazza: il Palermo, vincendo tutte le gare da qui all’ultima giornata (tre in casa e tre in trasferta), sarebbe certo di farcela, ma deve pur vedersela con Catania e Bari negli ultimi due turni, oltre che a Monopoli.
I bianconeri, come i rosa, devono disputare sei partite e tra queste hanno lo scontro diretto in casa contro Brunori e compagni. L’Avellino, terzo dopo 33 partite, deve sperare in un rallentamento da parte di entrambe, specialmente del Monopoli, reduce da quattro vittorie di fila. In mezzo, una Virtus Francavilla in declino (due punti nelle ultime quattro giornate) e con un calendario con più gare in trasferta che in casa, dove finora i biancocelesti hanno conquistato più punti di chiunque. Un occhio va dato anche al Foggia, la più staccata delle possibili pretendenti, ma una vera e propria mina vagante per il finale di stagione: i «satanelli» devono rimontare sei punti in altrettante partite per inserirsi sul podio del girone C, ma gli 11 punti nelle ultime cinque gare (con tre vittorie di fila) e la battaglia fuori dal campo per veder revocato il -2 bastano per non snobbarli. In palio c’è più di un semplice posto d’onore in classifica. Arrivare terzi significa prendere parte ai play-off sin dalla fase nazionale, evitando dunque il doppio confronto del turno preliminare tra squadre dello stesso girone. Due partite in meno e una settimana di riposo in più, con l’agevolazione di un miglior piazzamento in graduatoria che potrebbe tornare utile in caso di parità nei doppi confronti degli spareggi. Al Palermo, con un primo posto ormai perso e un secondo posto sempre più lontano, non rimane altro per cui lottare in questa regular season. Approfittando anche dei «regali», come quello arrivato mercoledì dal Catania sul campo di Avellino.