L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su alcuni tifosi rosanero, su tutti racconta la storia di padre Giacobbe, frate minore di un convento palermitano con la passione per il Palermo.
Questione di fede. La passione, l’essere tifoso, significa instaurare un legame indissolubile con una squadra, con qualcosa – in questo caso una maglia di colore rosanero – che suscita un’emozione, a prescindere dalla categoria e dai risultati che raggiunge la squadra. È quello che pensa anche padre Giacobbe Flavio D’Angelo, frate minore del convent0 Santa Maria di Gesù di Palermo, che da anni è abbonato in curva $ud insieme a diversi suoi amici con i quali condivide l’amore per il Palermo.
«La mia prima partita allo stadio fu per Palermo-Spal di Serie B del 19 dicembre 1976, finita 1-0 per noi-racconta -, Avevo solo sei anni e fu mio padre a portarmi con lui trasmettendomi questa passione, un ricordo che porterò sempre con me. Da quel momento mi è rimasta questa tradizione, il Palermo è stato il mio primo amore. Adesso sono abbonato da tanti anni, mentre le trasferte di solito le seguo in tv, anche se l’anno scorso sono stato a Reggio Calabria per la sfida contro la Reggina».