Palermo, il rischio è quello di precipitare in maniera definitiva

Crisi senza fine per il Palermo. Al Mapei Stadium i rosanero perdono 2-1 col Sassuolo e affondano sempre di più, precipitando nelle zone basse di classifica. Oggi la squadra siciliana ha messo in campo qualcosa di diverso in termini di atteggiamento e qualità in zona offensiva, reagendo anche al grave errore che aveva portato al gol di Laurienté. Il pareggio di Le Douaron ha dato nuova linfa al Palermo che ha provato a ribaltare il risultato, colpendo anche la traversa a inizio ripresa con Di Francesco ma anche questa volta lo sforzo dei calciatori non è bastato ad invertire la rotta.

Palermo, i numeri della crisi

In quel momento la partita avrebbe potuto svoltare in favore dei siciliani che però non sono riusciti a sfruttare il momento favorevole. L’invenzione di Pierini su calcio di punizione ha riportato avanti il Sassuolo, tagliando le gambe ai rosanero che rimediano la terza sconfitta consecutiva dopo quelle contro Carrarese e Catanzaro. L’ultimo successo risale al 2-0 con lo Spezia del 1 dicembre, una vittoria che aveva riacceso la piazza e aperto nuovi orizzonti. Tutto è precipitato pochi giorni dopo e da quel momento il Palermo non si è più rialzato. Parlare di singoli sarebbe anche riduttivo, è il gruppo a non essere connesso. Parlare di scelte da parte dell’allenatore forse potrebbe essere un punto di partenza ma non certamente la risposta a tutti i problemi.

Nelle ultime 10 partite il Palermo ha ottenuto appena 2 vittorie (Reggiana e Spezia), 4 sconfitte e 4 pareggi. Un ruolino di marcia troppo negativo per pensare di poter ambire alla Serie A o quantomeno ad un posto di rilievo ai playoff. Si è trattato certamente di partite molto diverse: non si può paragonare la brutta prova di Carrara con quella di oggi col Sassuolo e questo è fuori discussione. Il grande problema è l’incapacità di portare le partite dalla propria parte nonostante le difficoltà e questo lascia molte perplessità sul proseguo della stagione.

La classifica adesso vede i rosanero 11esimi, con la seria possibilità di precipitare ancor più in basso in caso di successo da parte di Modena, Sampdoria e Reggiana che devono ancora giocare. Alessio Dionisi adesso è concretamente sul banco degli imputati e rischia di salutare Palermo prima di Natale. Non c’è tempo per pensare, il 26 dicembre si tornerà in campo e al Renzo Barbera arriverà il Bari. Il 29 dicembre ci sarà già la prima gara del girone di ritorno. Serve una scelta forte per dare una scossa che neanche il ritiro dell’ultima settimana è riuscito a dare. Le avversarie non aspettano, le partite scorrono e il rischio è quello di precipitare in maniera definitiva.