Palermo, il primo momento no è arrivato: ora servono nervi saldi
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla batosta rimediata dal Palermo contro il Lecco.
Il primo momento no è arrivato, inaspettato, come un temporale ad agosto. Un punto con lo Spezia, zero con il Lecco e sempre al Barbera nel giro di sei giorni. L’allarme é suonato e ignorarlo sarebbe un errore grave. La sosta di ottobre ha restituito un Palermo completamente diverso da quello che s’era issato quasi in vetta. In queste due partite il Palermo ha scialacquato una dote di punti che avrebbe potuto portarlo in testa alla classifica o almeno a ridosso.
Il tonfo con il Lecco è la continuazione di quello che s’era visto qualche giorno prima con lo Spezia. Un film in due puntate, con il Palermo nel ruolo sbagliato. Con lo Spezia ci aveva pensato Stulac a nascondere la polvere sorro il tappeto, con il Lecco non c’è riuscito nessuno. E la sfortuna (due traverse colpite) non può essere un alibi. Il Palermo ha preso un punto in queste due partite perché non è stato all’altezza del suo ruolo di favorita di questa Serie B.
Sulla generosità non si discute, né sull’applicazione, ma le partite si vincono anche con il gioca e l’organizzazione. E il Palermo visto con Spezia e Lecco ha deluso. Si vive sempre di fiammate e soprattutto ci sono giocatori (Insigne e Di Francesco in primis) che a questa squadra stanno dando poco o niente. Negli ultimi 180 minuti, poi, è venuta a mancare anche la tenuta difensiva. Quattro gol presi in due partite al Barbera, con squadre che fin qui avevano segnato con il contagocce, sono la dimostrazione che dietro c’è qualche scricchiolio di fondo.