Palermo, il “Pagellone” 2015/2016: gli attaccanti – Vazquez crack! Gilardino professionista esemplare, La Gumina il futuro

Quinto ed ultimo appuntamento con la rubrica “Il Pagellone del 2015/2016″ targata Ilovepalermocalcio. Dopo allenatori, portieri, difensori e centrocampisti, è arrivato il turno di chi ha avuto il delicato compito di bucare le difese avversarie: gli attaccanti.

BALOGH: Acquistato a gennaio dal Debrecen per 5 milioni di euro, è un investimento importante per la società di viale del Fante. Al suo arrivo il presidente Zamparini ha dichiarato: «Sarà il nuovo Cavani» (azzardo!). Scende in campo solo in 4 scampoli di gara lasciando pochissime tracce e diventando uno degli oggetti misteriosi di questa squadra S.V.

BENTIVEGNA: Troppo pochi 10 minuti giocati nella partita di Empoli per giudicare la sua annata. S.V.

DJURDJEVIC: Prima dell’infortunio che l’ha tenuto fuori circa due mesi, veniva preferito spesso a Gilardino. La sua giovane età, appena 22 anni, gli permette di sacrificarsi spesso in copertura. Nelle 14 gare giocate sigla 2 reti (contro Carpi e Sassuolo) ma non sembra mai in grado di prendersi sulle spalle il peso dell’intera squadra. Dalle parole del presidente sarà uno dei primi a partire quest’estate. VOTO 5

GILARDINO: Il suo arrivo a Palermo aveva suscitato qualche polemica per via del gol di mano segnato qualche anno fa, ma non appena ha messo piedi in campo è passato tutto nel dimenticatoio. Alberto Gilardino ha dimostrato in questa stagione di essere un professionista serio. Nonostante l’avvio non sia dei migliori a causa del ritardo di preparazione, mette lo stesso tutta la sua esperienza a disposizione della squadra. Quando va in panchina o viene sostituto non fa polemica. A gennaio si becca qualche appunto da Zamparini, anche in quel caso non fa un grinza e continua nel suo intento, quello di salvare la squadra. La partita di Frosinone è quella della svolta, segna facendo conquistare tre punti fondamentali al Palermo ed esce dal campo quasi in lacrime. A fine partita dichiara: «Questa partita per noi contava tanto e faccio i complimenti ai miei compagni, per quello che abbiamo fatto, perché oggi abbiamo dimostrato di avere le palle. Siamo vivi e questa è la cosa più importante». Dimostrazione del fatto che le troppe polemiche pesavano come un macigno. Alla fine le reti in campionato sono 10 (più una in Coppa Italia), non male per un giocatore che in molti davano per finito e che a Palermo veniva da pre pensionato. Resterà negli occhi dei tifosi rosanero l’esultanza salvezza dopo la gara contro l’Hellas. Prossimo capitano della squadra? VOTO 8

LA GUMINA: Gioca poco in prima squadra, anche se gran parte dei tifosi rosanero lo vorrebbe vedere più spesso in campo. In compenso trascina la Primavera alle finali scudetto e al secondo posto del Torneo di Viareggio (finale persa contro la Juventus). A 20 anni ha già la fila di pretendenti, speriamo una volta tanto si possa puntare su un giovane nostrano. VOTO 6 D’INCORAGGIAMENTO

TRAJKOVSKI: E’ uno dei pupilli di Zamparini e come ogni pupillo lo vorrebbe sempre in campo, anche a costo di litigare con l’allenatore di turno. Non una stagione da incorniciare per il macedone. Nonostante qualche colpo di magia in occasione delle gare con Frosinone (andata e ritorno) e Udinese, ha ancora molto da imparare per potersi affermare e divenire un titolare inamovibile. VOTO 5,5

VAZQUEZ: Come usano dire gli spagnoli, il vero crack della squadra. Talento cristallino. Molto spesso è costretto a farsi carico di tutte le manovre offensive della squadra che non sempre riesce a seguirlo, facendogli guadagnare la fama di “predicatore nel deserto”. Curiosa la statistica dei falli: risulta il giocatore più martoriato del campionato con ben 199 falli subiti, in compenso randella gli avversari nemmeno fosse un mediano di rottura. Alla fine viene reguardito 121 volte dagli arbitri, un record. Tutti gli aggettivi per il “Mudo” li abbiamo sprecati durante la stagione non proprio tranquilla di questo Palermo. La sua ultima stagione alle pendici di Monte Pellegrino la chiude con 8 reti, tutte pesantissime, e 6 assist. Con la salvezza acquisita può lasciare la sua numero 20 a cuore leggero. Buon viaggio Franco! VOTO 8.

ARTEAGA E CASSINI: Cosa possiamo ricordare di loro se non essere nel libro paga del Palermo senza apparenti motivi sportivi? Forse di Arteaga la questione del muscolo della gamba meno sviluppato rispetto all’altro arto che comunque gli ha permesso di passare le visite mediche. Misteri della scienza medica. Del brasiliano Cassini, invece, il suo viso da bambino. Entrambi, ovviamente SENZA VOTO!

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Published by
Alessandra Lo Monaco