L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul finale di gara del Palermo che promette di essere sempre scoppiettante.
Incontrare il Palermo significa passare un brutto quarto d’ora. Quello finale, per l’esattezza, perché è lì che i rosanero si scatenano. Nessuno realizza più della squadra di Baldini negli ultimi quindici minuti di gioco: 19 gol fatti da quando il cronometro segna il minuto 76 fino al recupero, più del 30% dell’intera produzione offensiva in campionato arriva in questa fase di gioco. Decisiva anche ai fini della classifica, perché se le partite finissero ipoteticamente al 75’, oggi il Palermo avrebbe tre punti in meno. Ma al di là di calcoli inutili, perché il campo decreta altro, è evidente come questa squadra riesca a tenere vive le gare anche nei momenti in cui la stanchezza e la mancanza di lucidità dovrebbero emergere. Se in campo ci sono i rosa, invece, è proprio lì che bisogna attendersi i gol.
Specialmente da chi entra a partita in corso, visti i numeri di questa stagione. Il miglior marcatore nell’ultimo quarto d’ora di gioco non può che essere Soleri, autore di dieci gol da subentrante a gara in corso e nove di questi realizzati dal 75’ in poi. Solo una volta, da sostituto, è riuscito a segnare prima: nel derby d’andata col Messina, giocato sul neutro di Vibo Valentia. La sua seconda rete in campionato, dopo il rigore in pieno recupero con cui ha sigillato il successo sul Latina nella giornata d’esordio al «Barbera». Da lì in poi, tutte le altre reti sono arrivate negli ultimi quindici giri di lancette. Sempre partendo dalla panchina, ovviamente, dato che il gol da subentrato è diventato ormai la sua specialità.
Il capocannoniere del Girone C (nonché di tutta la Lega Pro), in questo caso, è costretto a inseguire. Ciò non toglie che la produzione di Brunori nei minuti finali sia sempre di altissimo livello: sette gol messi a segno nei quarti d’ora conclusivi di ogni match, tre dei quali decisivi ai fini del risultato. Quello della vittoria nel match d’andata col Monopoli e quelli che hanno permesso al Palermo di strappare due pareggi a Campobasso e Potenza, in un 2022 da sogno per l’italo-brasiliano, secondo miglior marcatore in Europa nel corso dell’anno solare con 17 reti. Più che il Palermo, sono proprio Brunori e Soleri a far paura nei momenti clou. Non sono però i soli ad aver timbrato il cartellino nei minuti finali, pur portando in dote 16 delle 19 reti siglate nei quarti d’ora che precedono il triplice fischio. Un gol a testa se lo dividono Silipo (in casa col Potenza, 2-0), Felici (altro 2-0 interno, stavolta col Monterosi) e Luperini, quest’ultimo fondamentale per limitare i danni al «Barbera» contro la Fidelis Andria.