Palermo, il fattore “esperienza” in soccorso di Corini. Da Lucioni a Marconi, da Brunori a Pigliacelli tutti per il riscatto

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo che per riprendersi dovrà puntare sul fattore esperienza.

Eugenio Corini si affida ai veterani. La struttura della formazione che scenderà in campo a Terni dopo la sosta sarà una proiezione del delicato momento che stanno vivendo squadra e allenatore. E’ un periodo negativo e, di conseguenza, il tecnico farà leva sul supporto dei giocatori più esperti. Ed è anche normale che sia così: nel momento in cui le cose non vanno bene una possibile via d’uscita può essere l’aiuto degli elementi dotati di maggiore esperienza. Aiuto che dovrà essere dimostrato in campo con atteggiamenti corretti che comprendono disponibilità al sacrificio e magari una corsa in più per il compagno ma che, a prescindere dal rendimento o dallo stato di forma, potrà manifestarsi pure in altre forme. Anche chi resterà in panchina potrà contribuire a tirare fuori dai guai il tecnico e la squadra. E in questo contesto il fattore “esperienza” potrà essere determinante. Rispetto ai giovani, chi è già strutturato con tante presenze alle spalle, e in particolare in B, ha una corazza più solida. Possiede un bagaglio più ampio e, di conseguenza, ha a disposizione un numero superiore di strumenti per affrontare momenti come quello che sta vivendo il Palermo. Che, in pratica, ha dei veterani in ogni reparto.

GIOCATORI STRUTTURATI. Merito di una campagna acquisti mirata, orientata la scorsa estate verso il consolidamento dell’organico con diversi giocatori esperti e vincenti in B. Consapevoli, dunque, di ciò che occorre per portare avanti un certo tipo di percorso e, contestualmente, gestire in maniera adeguata anche le circostanze negative. Profili come Lucioni e Marconi in difesa (e sarebbe stato lo stesso anche per Ceccaroni che però dopo la sosta sarà ancora out) potranno essere preziosi per Corini. Lucioni, in particolare, non ha la fascia al braccio ma è come se fosse capitano. E’ il leader caratteriale di questo gruppo, ha frequentato tanti campionati (233 presenze tra i cadetti) e avendo vissuto situazioni simili a quella con cui è alle prese la compagine rosanero sa, più di altri, cosa serve per invertire il trend. La “medicina” è in questo caso un mix di lucidità ed equilibrio, parole che fanno parte del vocabolario anche di altri giocatori navigati come il portiere Pigliacelli, il terzino destro Mateju (pupillo di Corini) e alcuni “rappresentanti” a centrocampo come Segre, Stulac ed Henderson.

RIFERIMENTI. E anche dal fronte offensivo potrà arrivare il supporto di cui ha bisogno Corini. Se il capitano Brunori o gli esterni Di Francesco (attualmente ai box) e Insigne migliorassero le loro prestazioni ovviamente il tecnico avrebbe dei vantaggi. Ma, proprio perché si tratta di elementi esperti, in attesa di ritrovare la forma possono dare una mano allo stato attuale anche sfruttando le loro conoscenze per aiutare il conducente della macchina a riparare i guasti e tornare presto in carreggiata. Ieri, intanto, i rosanero hanno sostenuto a Torretta una seduta mattutina. Out Graves e Mateju, influenzati.