Palermo, il derby per…sognare. Con il Catania il valore è doppio

La vittoria e un passo falso del Bari darebbero fra 7 giorni la possibilità di giocare per la vetta

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul derby di oggi che per il Palermo vale doppio.

Se, come sosteneva Aristotele, la speranza non è che un sogno fatto da svegli oggi il popolo rosanero può “sognare ” uno scenario fino a qualche settimana fa impensabile. Il Palermo che vince a Catania, il Bari che non batte il Taranto e domenica al “Barbera” la sfida diretta che può valere il primo posto in classifica. Uno scenario non facile ma possibile, che aggiunge valore a questo quarantaquattresimo derby all’ombra dell’Etna: un derby senza tifosi rosanero tra due squadre in condizioni del tutto diverse.

In classifica il Palermo precede il Catania di dodici punti, i rosa sono reduci da una vittoria di prestigio contro il Monopoli mentre i rossoazzurri hanno perso male a Latina; sul fronte societario il Palermo dopo il fallimento è un club sano, gli etnei arrancano per evitare il crac finanziario e sono già stati penalizzati di due punti. Eppure è una partita che sfugge a ogni pronostico, basta pensare a quanto è accaduto lo scorso anno, quando sulla carta il Catania aveva qualcosa di più dei rosa.

All’andata il Palermo pareggiò senza potere fare un solo cambio per il Covid, al ritorno vinse al “Massimino” con l’eurogol di Santana, pur giocando con un uomo in meno dal 36’ del primo tempo per l’espulsione ne di Marconi. In entrambi i casi il Catania giocò male perché si sentiva più forte, l’errore che oggi non deve di commettere il Palermo. I derby non li vince la squadra più forte, ma quella che li prepara meglio e che sa gestire la pressione. Una pressione che a Palermo come a Catania non conosce categorie, questa è una partita che farà sempre storia a sé e che al tecnico del Palermo Giacomo Filippi ha già portato bene. Perché proprio a Catania lo scorso 3 marzo l’allenatore di Partinico vinse la sua prima gara sulla panchina rosanero.