Palermo, il delitto di Brancaccio: ha confessato il ventenne che ha ucciso Natale Caravello
La mafia non c’entra. È un movente passionale quello che avrebbe armato la mano di Alessandro Sammarco, di 20 anni, che ieri sera a Palermo ha ucciso Natale Caravello di 47 anni, assassinato con tre colpi di pistola in una strada stretta e lunga di Brancaccio, la via Pasquale Matera, che corre accanto alla ferrovia.
Gli spari hanno spaventato i residenti, qualcuno ha chiamato il numero dell’emergenza e sul posto sono subito arrivati i poliziotti, i quali, oltre ad eseguire i rilievi sul corpo di Caravello, hanno immediatamente avviato le indagini. Un giovane, che si è costituito, è stato interrogato alla squadra mobile poco dopo il delitto e ha confessato di avere ucciso Caravello. Da quel che si è appreso, dietro all’omicidio ci sarebbe una lite scoppiata per motivi sentimentali. L’assassino è stato spinto da motivi di rivalsa nei confronti di Caravello.
Il giovane ha sparato mentre l’uomo era sullo scooter. Il cadavere era vicino alla moto e chi ha visto Caravello cadere, senza sentire gli spari, ha pensato inizialmente a un incidente.
Caravello aveva dei precedenti penali, ma il suo passato – a quanto pare – non ha nulla a che vedere con l’omicidio.