L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e il City Group che non prevede scossoni.
La sconfitta di domenica scorsa al Barbera contro il Cittadella non porterà in alcun modo il Palermo a riflettere sulta posizione di Corini. Nonostante la città e quasi tutta la tifoseria l’abbia già esonerato, il tecnico rosanero ha incassato un nuovo attestato di stima da parte del management del club di viale del Fante che ha intenzione di remare dritto, consapevole e forte della scelta fatta la scorsa estate di proseguire il percorso intrapreso ormai un anno e mezzo fa con l’allenatore nativo di Bagnolo Mella.
Il trend negativo è sotto gli occhi di tutti, ma i vertici della società sono certi che il cattivo momento derivi da una questione legata all’aspetto psicologico della squadra e non per via di un’impostazione tattica errata o ancora meno, di una condizione fisica non ottimale. Una decisione, quella di non cambiare guida tecnica in maniera impulsiva, di pancia, che rappresenta il chiaro stile del City Football Group, abituato ad avere una visione più a medio-lungo raggio e non nel breve.
Le difficolta palesare nelle ultime cinque gare di cui quattro interne dove sono stati raccolti appena quattro punti, sono evidenti, figure apicali del Palermo comprese. La logica è quella di ragionare cercando di capire la genesi di questo «periodo no» e riuscire a trovare nel più breve tempo possibile una soluzione. L’ipotesi di un esonero di Corini non è stata presa in considerazione, piuttosto è il momento di fare squadra attorno ai giocatori e al tecnico per tentare di venirne fuori. In tal senso gioca a favore dei rosanero anche la sosta che consente di elaborare l’accaduto e studiare punto per punto cosa non è andato, anche attraverso il confronto con tutti i dirigenti che fanno parte della società di viale del Fante.
Eppure, però quanto accaduto nel post-gara, con i tifosi che si sono recati nel piazzale antistante lo stadio per urlare a gran voce «Corini vattene via», oppure «noi vogliamo gente che lotta» «meritiamo di più» e «rispettate i nostri colori» e è una cosa che si è vista poche volte nella piazza di Palermo, quantomeno dagli anni 2000 in poi. I programmi e gli obiettivi fissati dalla società sono chiaramente ancora raggiungibili e alla portata di un organico tra i migliori della categoria.
Il terzo posto è ancora saldo, ma i passi falsi adesso possono iniziare a pesare il doppio o il triplo rispetto alle prime giornate. Le aspettative da parte dei tifosi sono alte e non imputano – ovviamente – a Corini uno scarso impegno 0 una superficialità nel lavoro che svolge, sempre impeccabile e professionale ai più alti livelli. Piuttosto la questione è le gara al gioco espresso e alla poca cattiveria e personalità che da squadra è sembrata avere nelle recenti uscite, dopo un avvio di campionato dove questi due aspetti erano stati esaltati e sembrava che non patessero essere scalfiti in alcun modo.