Palermo, il calendario non è più un alleato
Il secondo posto è a portata di mano, ma DeRose&C. nelle ultime tre giornate non hanno nessun avversario morbido. Per il Catanzaro e l’Avellino c’è, invece, il fanalino Vibonese
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul calendario che accomuna il Palermo con le dirette concorrenti al secondo posto.
Tre partite alla fine. Il calendario per le prime cinque, adesso, è omogeneo. Nella corsa al podio del girone C, solo la Virtus Francavilla deve recuperare ancora una partita, ma dal Palermo in su sono tutte appaiate. Il programma di fine campionato, però, non è uguale per tutte. C’è chi ha più gare in casa che in trasferta, c’è chi deve affrontare squadre impegnate nella lotta salvezza e c’è chi, invece, ha in agenda solo scontri diretti (o quasi).
Su queste basi, il calendario del Palermo è il più complicato del lotto tra le prime cinque in classifica. La squadra di Baldini deve affrontare due trasferte su tre gare e già questo non agevola la corsa al secondo posto. I rosanero hanno il peggior rendimento esterno tra le prime dieci in classifica. Dal Bari al Picerno, tutte hanno raccolto più punti del Palermo lontano da casa. Solo 16 in diciassette partite, quelli ottenuti dal club di viale del Fante finora, con ancora due trasferte da disputare e per giunta in campi che definire complicati sarebbe un eufemismo: Monopoli e Bari, ovvero le due squadre col terzo miglior rendimento casalingo del girone, avendo preso in casa 37 punti in diciassette gare. Davanti hanno il Palermo (44 punti al «Barbera») e la Virtus Francavilla, che di punti interni ne ha ottenuti tre in più delle corregionali, ma in diciotto gare (una in più rispetto alle altre due pugliesi in questione). In mezzo, l’unica partita in casa rimasta nel calendario dei rosa è il derby col Catania, che oltre a fare storia a sé è anche un match contro un’avversaria in piena corsa per l’accesso ai playoff.
Un calendario che presenta maggiori criticità rispetto a quello del Monopoli, prossimo avversario degli uomini di Baldini, che deve ancora disputare due partite nel proprio stadio. Quella col Palermo, appunto, e quella con una Fidelis Andria sempre più con l’acqua alla gola, in bilico tra i play-out e la retrocessione diretta, qualora il divario con la quintultima (oggi il Messina) dovesse aumentare. In mezzo, l’unica trasferta, in casa di un Latina in caduta libera: i pontini non vincono dal 19 febbraio (contro la Vibonese ultima in classifica) e nel 2022 hanno vinto solo due volte sul proprio campo. Hanno due trasferte, come il Palermo, anche Catanzaro e Avellino. Solo che il livello delle avversarie, rispetto a quelle dei rosanero, è oggettivamente più basso. Non nel prossimo turno, sostanzialmente pari o superiore: domani si gioca Monopoli-Palermo, domenica Bari-Avellino e lunedì Foggia-Catanzaro. il Catanzaro ospita un Campobasso potenzialmente fuori da ogni pericolo e l’Avellino può dare il colpo di grazie al fanalino di coda Vibonese, al «Partenio-Lombardi».