Palermo, il branco ci prova: «Lei consenziente». Uno lascia la cella, altri due dentro

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul caso dello stupro di gruppo a Palermo.

Stanno cercando in rutti i modi di rivoltare la frittata. Adesso, secondo gli indagati dello stupro avvenuto il 7 luglio al Foro Italico, sarebbe stata la vittima a proporre il rapporto sessuale a tutti e sette. E sempre lei avrebbe decis0 il luogo. Avrebbe scelto perfino a chi toccava per primo farsi avanti. È questa la prima linea di difesa del branco, per altro frequente in casi come questo ma tra un tentativo di sminuire le proprie responsabilità chiamando comunque in causa gli altri, R. P. minorenne il giorno della violenza e oggi diciottenne, ha lasciato il Malaspina ed è stato mandato in comunità.

Il procuratore per i minorenni, Claudia Caramanna, ha già annunciato che presenterà un ricorso contro il provvedimento firmato dal Gip Alessandra Puglisi: il fatto è particolarmente grave, secondo l’accusa; il giovane dovrebbe restare dietro le sbarre. Non è andata allo stesso modo per gli altri due compagni della notte degli orrori che, invece, rimarranno nella loro cella al Pagliarelli.

Il tribunale del Riesame. infatti, ha confermato il carcere per Angelo Flores, 22 anni, e per Gabriele DI Trapani, 19. Loro erano stati arrestati il 3 agosto con l’accusa di aver violentato la diciannovenne nel cantiere abbandonato del collettore fognario. I giudici, che hanno accolto la tesi della Procura diretta da Maurizio de Lucia, non hanno ancora depositato le motivazioni. Le udienze per Flores e Di Trapanisi erano tenute venerdì, mentre è ancora attesa la decisione per l’istanza di scarcerazione di Cristian Barone. 19 anni – la cui posizione è stata discussa ieri mattina – che non era presente in aula e ha scelto di non rispondere.

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Redazione Ilovepalermocalcio