Il Palermo ha un nuovo trascinatore: Salim Diakité. Tre gol nelle ultime due, di cui una doppietta nel primo turno playoff contro la Samp, dal “bomber” che non ti aspetti. Il “ninja” ha deciso di prendersi il Palermo sulle spalle, non solo diventando un vero muro difensivo nell’out di destra ma anche e soprattutto riuscendo a riempire l’area avversaria e a sfruttare gli ottimi tempi d’inserimento. Sempre al posto giusto nel momento giusto. La tenacia del difensore era ciò che serviva al Palermo, in un momento in cui si necessitava di gente con la grinta, la tenacia e i muscoli giusti.
Senza dubbio a Diakité non è mai mancata la voglia e, fin dalle prime presenze in rosanero, ha saputo mostrare tutte le sue qualità. La fascia destra, o da terzo di difesa o da esterno, è sempre stata sua e la sua titolarità non è mai stata messa in discussione, diventando così fin da subito uno dei perni fondamentali tra i rosanero. Di certo neanche lui poteva aspettarsi un andamento così, specie in zona gol, ma questo non è il momento di soffermarsi e di pensare con lucidità, è invece il momento di continuare a cavalcare l’onda emotiva. In un percorso playoff, che è talmente breve da poter eliminare qualsiasi distanza che la classifica, al termine della regular season, ha presentato.
Il Palermo adesso sta mostrando il carattere che tutti ci aspettavamo, forse anche per via delle parole inequivocabili del terzino francese nel post Sudtirol: «Per giocare qui devi avere i cogl***i…» – per poi concludere- «…questa è una piazza calda e lo sappiamo». Insomma, fin dal primo momento Salim ha saputo a cosa andava incontro, positivamente, lasciando Terni e i colori neroverdi, e durante il percorso si è reso conto effettivamente cosa significa. Dal suo momento in Sicilia, il Palermo ha vissuto di alti e bassi, contestazioni e applausi, gioie e dolori. Il suo sacrificio non è però mai stato messo in discussione da nessuno.
Diakité ha sempre scelto Palermo e la Sicilia, tanto da forzare spesso il trasferimento alla dirigenza neroverde. I primi contatti, infatti, risalgono già al mercato estivo in cui il Palermo ha mostrato i primi interessi avviando anche i primi contatti, con l’operazione poi conclusa nel mercato di “riparazione”. Il suo agente Fabrizio Ferrari ha sempre spinto per il passaggio di casacca, convinto delle qualità del suo assistito e dopo la doppietta alla Samp, ai microfoni di TMW, ha ribadito: «Sono contentissimo, certamente i tanti sacrifici, del ragazzo e nostri quando abbiamo lavorato per il trasferimento al Palermo che abbiamo fortemente voluto, sono stati ripagati da serate come quella di ieri». A rimarcare quanto detto in precedenza…
L’impressione è che Diakité non sia di passaggio in Sicilia. Il classe 2000 ha tutta una carriera davanti e notevoli margini di miglioramento. In un club di proprietà del CFG, ha davvero la possibilità di porre le proprie radici e di iniziare un percorso lungo e pieno di soddisfazioni. Intanto c’è un lavoro da portare a termine. Un lavoro di poche partite, ma con un grande, grandissimo obiettivo sullo sfondo. Questo Salim lo sa, l’ha compreso e lo sta dimostrando comportandosi come l’uomo in più del momento rosanero. Il “ninja” ha già preso la maschera, indossato il vestito ed è pronto a sabotare le ambizioni di tutti i club che bussano alla porta per affrontare i rosanero.